Quasi 6 ore di riunione, ieri per la Giunta di Ventimiglia. Un incontro voluto indipendentemente dall’adozione di provvedimenti di emanazione governativa, statale o regionale, ma per scelta propria dettata dalla sensibilità politica dell’Amministrazione.
Nel corso della riunione l’Amministrazione frontaliera ha voluto concretizzare la propria intenzione di compiere il massimo sforzo, nei limiti consentiti dal bilancio comunale, per sostenere il rilancio della città dopo ad aver già adottato, nella delibera dell’8 maggio scorso, uno specifico atto di indirizzo, individuando come obiettivi prioritari demandati ad un tavolo tecnico-politico comunale.
La Giunta ha quindi dato il via libera alla predisposizione delle iniziali misure urgenti in materia di entrate locali, a fini di sostegno al lavoro e all’economia, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19, demandando ai tecnici comunali di trovare le copertura di bilancio. Compito non facile ma possibile, tenuto conto che dai primi mesi di marzo lo staff del Sindaco e la Ragioneria hanno iniziato a lavorare alle previsioni di minori entrate e aiuti economici per il rilancio cittadino.
Per il settore delle attività economiche, in materia di tassa dei rifiuti (Tari) la Giunta ha deciso all’unanimità di agevolare le categorie di utenze non domestiche, individuando quelle da esentare dal pagamento in quanto attività economiche produttive rimaste chiuse, per l’anno 2020, nella misura del 25%, corrispondente al periodo di mancata attività convenzionalmente calcolato in mesi 3 (marzo, aprile e maggio) e relativamente alla componente ‘TIA parte variabile’ del tributo.
Per il settore del commercio su aree pubbliche, i concessionari del mercato settimanale del venerdì e quelli del settore ‘non alimentari’ del mercato coperto saranno esentati per la percentuale massimo possibile, dal pagamento del canone mercatale, Tosap e Tari, corrispondente al periodo di mancata attività convenzionalmente calcolato in 3 mesi.
Per il settore di somministrazione alimenti e bevande, ai titolari di concessione per l’occupazione di suolo pubblico con attrezzature e arredi per il consumo (i cosiddetti dehors) sono esentati dal pagamento della Tosap per 3 mesi. Gli stessi potranno chiedere l’ampliamento della concessione già in possesso per posizionare tavoli e sedie nel rispetto delle regole in materia di ‘distanziamento sociale’. Lo spazio tra tavoli e sedie, in quanto non direttamente utilizzato, viene considerato come occupato dal Comune a fini di salute pubblica, e pertanto non è tenuto al pagamento della Tosap.
Le nuove concessioni e gli ampliamenti saranno rilasciati, con procedura semplificata demandata a successivo specifico provvedimento, sempre e comunque nel rispetto dei criteri di rilasciabilità in termini di scurezza verificati dal Comando Polizia Locale. Inoltre è in corso di pubblicazione un’ordinanza che, allungando gli orari di lavoro, consentirà a chi lo desidererà di programmare gli appuntamenti con i propri clienti per evitare assembramenti e assicurare il distanziamento sociale. Una decisione pensata, tra gli altri, per gli acconciatori, parrucchieri, barbieri, estetisti e altri servizi alla persona.
Infine è in via di definizione una previsione di intervento economico, mediante contributi a richiesta per andare incontro ai fini IMU, ai proprietari che hanno ridotto i canoni di affitto alle attività commerciali e produttive o agli esercenti che hanno continuato a pagare l’affitto non ridotto dai proprietari, nonostante la loro attività fosse chiusa.