"Ho letto e riletto le linee guida nazionali per i pubblici esercizi e per le spiagge. I casi sono due: o abbiamo (intendo, l’Italia) finito i soldi oppure il Governo ha deciso deliberatamente di uccidere il settore balneare e quello della ristorazione. Senza sfociare in facili populismi, provo a spiegarmi meglio".
Interviene in questo modo il Sindaco di Riva Ligure Giorgio Giuffra che snocciola, caso per caso la situazione che verrà attuata nel suo comune.
CASO 1. gli estensori delle nuove regole avranno sicuramente un parente od un amico che abbiano investito od operino in questi due comparti, a mio avviso, strategici per la politica turistica nazionale. Almeno lo spero. Quindi, hanno scritto quello che potesse garantire un minimo di sicurezza per lavoratori e clienti. CONCLUSIONE: siamo ancora nel bel mezzo della pandemia, non ci sono le condizioni per ripartire, ma abbiamo (intendo sempre, l’Italia) finito i soldi per pagare bonus ed ammortizzatori sociali vari. La riapertura toglie qualsiasi alibi ad ogni tentativo di richiesta.
CASO 2: ovviamente, la premessa è identica a quella del CASO 1. CONCLUSIONE: la burocrazia vince ancora una volta sulla realtà ed il Governo ha deciso deliberatamente di uccidere il settore balneare e quello della ristorazione. Le linee guida nazionali indirizzeranno migliaia di imprenditori direttamente verso i tribunali per consegnare i libri contabili. Le conseguenze sull’occupazione saranno pesantissime. Ogni serranda che non si rialzerà più sarà una sconfitta per l’intera Comunità, perché verranno a mancare luoghi di incontro e presidi sociali, che sono il cuore pulsante cittadino.
"Sono considerazioni da Sindaco - termina Giuffra - che, da 2 mesi, come tutti i suoi colleghi, sta cercando di avere una parola di conforto per i propri cittadini. Di portare sollievo ai più bisognosi. Di trovare soluzioni, anche le più fantasiose, per non volere essere il boia che decapiti per mezzo della ghigliottina i progetti futuri di decine di famiglie. Ma soprattutto, sono considerazioni da uomo libero che trova assai riprovevole che, al posto di dare certezze a chi, fino a qualche mese fa, si guadagnava da vivere con il proprio sudore, si cerchino ancora i soldi per salvare Alitalia o si inseriscano norme per anticipare ai Partiti il 2 per mille. A mio avviso, l’Italia del futuro non può e non deve essere soltanto quella dei redditi d’emergenza e di cittadinanza. Ed allora, se le condizioni sanitarie lo permettessero per davvero, passiamo dalla fase 'un bonus per ognuno, un voucher per ogni esigenza' a quella delle 'regole umane'. Altrimenti - presto, molto presto non ci saranno bonus e voucher a sufficienza. Per ognuno e per ogni esigenza".