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Economia | 25 aprile 2020, 12:00

L’Italia rinascerà con un DNA digitale

Sensori per trasformare le vetrine dei negozi in più scontrini a fine giornata, App per acquistare il jeans che ci avvisa se ingrassiamo, sistemi di pagamento a riconoscimento facciale per saltare la fila in cassa: ecco come la tecnologia ci farò riguadagnare il tempo perduto.

L’Italia rinascerà con un DNA digitale

La pandemia ci costringe a casa, fermi, in isolamento, sovvertendo le nostre abitudini consolidate, costringendoci a mutare la natura dei rapporti sociali ed a ripensare alla gestione del tempo. Tuttavia anche una brutta bestia come il virus non è capace di sradicare profondamente la nostra essenza, poiché la natura vince sempre e l’uomo è un animale sociale, abituato alla condivisione, a vivere in gruppo ed a comunicare.

In un periodo in cui le leggi di tutto il mondo limitano la circolazione di aerei, navi, auto ed individui, sembra aumentare il desiderio e l’esigenza di far rete, di mettere in circolo ideeconnessioni ed azioni. I dati ci raccontano che i contatti a social, a videochiamate, a piattaforme digitali di lavoro o di svago sono aumentati nell’ultimo mese del 70% rispetto alle rilevazioni di fine 2019.

La chiusura obbligata degli esercizi commerciali e delle aziende, se da un lato è il punto più basso per l’economia e la produttività della storia moderna, dall’altro è un’occasione per ripensare, a bocce forzatamente ferme, il modo con cui vendere prodotti e servizi. Se è drammaticamente innegabile che la maggior parte delle aziende stia attraversando la crisi più nera del secondo millennio, è sorprendentemente plausibile che tutti coloro che troveranno la forza di trasformarsi in chiave digitale vedranno aggiungere al loro DNA cromosomi con superpoteri. Ad esempio, presto potremo passeggiare lungo le nostre vie preferite dello shopping in modo diverso, perchè gli imprenditori avranno abbracciato un sistema innovativo di esposizione e di vendita, consono alle nuove “distanze”. Le vetrine non saranno più finestre da cui avere un assaggio del nuovo stile, bensì porte digitali che invitano all’interno via App e 5G, dove una addetta alle vendite ci guiderà ad una prova esperienziale di ciò che ci piace, facendocelo indossare virtualmente davanti ad uno specchio che ci rimanda l’immagine di noi stessi col capo scelto. Si potrà poi prenotarlo solo con un sorriso, ossia un riconoscimento facciale che consentirà di acquistare il capo anche se non immediatamente disponibile a magazzino. Nel medesimo punto vendita potremo trovare anche una T-Shirt in grado di misurare la variazione di pulsazioni o di temperatura mentre si fa sport, i jeans che indicano al nostro smartphone l’aumento o la diminuzione del peso corporeo oppure la felpa con presa usb per ascoltare musica o ricaricare il cellulare anche tramite energia solare.

Infine, dopo l’archiviazione dell’emergenza Covid-19, stilisti e brand di moda realizzeranno intere collezioni dotate di sistemi di sicurezzasensori indossabili capaci di cambiare colore nel momento in caso di emergenzainquinamento, variazione dei parametri di saturazione del sangue oppure di aumento nel livello di acidità dell’aria o di tutti quei fattori che rendono le condizioni di lavoro pericolose per l’uomo.

Darwinianamente, coglieranno il massimo delle opportunità dal Mondo 4.0 che verrà, tutti coloro che svilupperanno la capacità di adattarsi ai cambiamenti, che usciranno dalla propria zona di comfort e che, anche dolorosamente, rinasceranno come una fenice - dalle proprie ceneri, ripensando sé stessi e la propria attività attraverso contenuti nuovi e connessi con il futuro.

Sensoristica per valutare la soddisfazione del cliente in tutta la fase di vendita, totem in realtà aumentata per favorire l’acquisto di abbigliamento della giusta taglia senza il problema del cambio merce, sistemi di pagamento digitali immediati per saltare la fila alla cassa e con il capo desiderato già indosso, sono solo alcune buone idee Hi-Tech da cui le nostre imprese potranno ripartire.

Enrico Molinari

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