Questa mattina i segretari generali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Liguria hanno scritto al presidente della Regione Giovanni Toti, all’assessore alle infrastrutture Giacomo Giampedrone e all’assessore regionale all’edilizia Marco Scaiola dopo l’ordinanza di riapertura anche dei cantieri dell'edilizia privata, fuori dai cosiddetti codici Ateco, rivolti a imprese piccole e piccolissime dove è oggettivamente complicato rispettare il pur avanzato protocollo salute e sicurezza siglato dalle Oo.Ss. con le parti Datoriali.
“Ordinanza che sembra avventata - spiegano Mirko Trapasso, Andrea Tafaria e Federico Pezzoli -, date le oggettive difficoltà nel reperire DPI (guanti, mascherine) e le problematiche sugli spostamenti. Altra grave problematica, specialmente nei piccoli cantieri mobili (ad esempio manutenzioni acqua e gas, fibra ottica, piccole riparazioni stradali) è data dalla impossibilità a reperire spazi per la consumazione dei pasti e per la disposizione dei servizi igienici: per tali attività le imprese hanno sempre usufruito di apposite convenzioni con bar e ristoranti, attualmente chiusi.
“Abbiamo chiesto un incontro perché deve essere assolutamente chiaro il fatto che la sicurezza dei lavoratori è fondamentale e bisogna monitorare ogni singolo cantiere ci devono essere regole chiare che devono essere applicate da tutti i cantieri: non permetteremo che nessuna impresa prenda scorciatoie sulla pelle dei lavoratori”.