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Economia | 14 aprile 2020, 12:28

Isolamento acustico, la soluzione al rumore e ai frastuoni delle città

L’inquinamento acustico è un problema che colpisce almeno un cittadino europeo su cinque

Isolamento acustico, la soluzione al rumore e ai frastuoni delle città

L’inquinamento acustico è un problema che colpisce almeno un cittadino europeo su cinque, come ha confermato l’ultimo rapporto “Rumore ambientale in Europa – 2020” di Aea (Agenzia europea dell'ambiente), che individua anche le cause dell’aumento di questa situazione critica.

Tra le cause non solo il traffico stradale

In particolare, il traffico stradale a lungo termine crea difficoltà a circa 113 milioni di persone, così come l’urbanizzazione progressiva ha fatto crescere le tipologie di rumore. E non vanno trascurate altri fonti di frastuono, come il traffico generato dal sistema ferroviario, da quello industriale e, con riferimento specifico alla nostra realtà regionale, da quello aeronautico e dal portuale.

L'esposizione all'inquinamento acustico determina la comparsa di vari problemi di salute, tra cui le malattie cardiache e persino la morte prematura: secondo le stime dell'agenzia europea, l'esposizione a lungo termine al rumore ambientale provoca nella sola Unione Europea circa 12 mila morti premature ogni anno.

Anche a Genova effetti negativi

Questo studio e i numeri drammatici che emergono ci confermano quindi la necessità di attuare soluzioni per difenderci dall’invadenza dei rumori di ogni giorno, usando i giusti accorgimenti anche per proteggere le nostre case. Il primo passo può essere installare finestre a massimo isolamento acustico, campo in cui si distingue l’attività di finestreantirumore.it, azienda specializzata in infissi insonorizzati che opera a Genova in due sedi cittadine, che servono tutta la provincia.

Una difesa per le case

Le finestre antirumore permettono di migliorare il comfort all’interno della nostra casa, abbattendo il livello di rumore che proviene dall’esterno e limitando quindi i problemi con i frastuoni ambientali. Si tratta di prodotti che sono in grado di resistere agli agenti atmosferici, con materiali fortemente isolanti e a prova di manomissione, che consentono di godere al massimo della pace e della tranquillità all’interno dell’abitazione, dimenticando le preoccupazioni del rumore del traffico o degli schiamazzi provenienti dai locali circostanti.

La relazione tra rumori e salute

Questa soluzione consente di eliminare fino al 98 per cento del rumore e di migliorare la qualità della nostra vita, perché – come dicevamo anche in altri articoli – c’è una forte relazione tra salute e inquinamento acustico. In particolare, sono tanti gli studi che evidenziano come un’esposizione prolungata a una quota eccessiva di decibel può danneggiare l’udito e avere effetti sul sistema nervoso, aumentando i rischi di ansia, disturbi dell’umore o irritabilità. Forti gli effetti anche sull’insonnia, che si trasformano poi in problemi del sonno e mal di testa, e sull’apparato cardiovascolare e sull’organismo in generale.

Le ultime ricerche forniscono ulteriori dettagli sulla correlazione tra disturbi di salute e l’esposizione ai rumori: nello specifico, un livello di esposizione al rumore di tipo medio o alto (lamentato dal 28 per cento della popolazione italiana!) è associato a un raddoppiamento dei casi di irritabilità, nervosismo, ansia e instabilità di umore.

Allo stesso modo, aumenta di due volte la percentuale di persone che segnala di subire disturbi del sonno, mal di testa e difficoltà di concentrazione, e l’Italia è tra i Paesi al mondo in cui tali sintomi sono più frequenti.

Basta un po’ di silenzio

Se questo è il quadro del problema, anche semplici interventi potrebbero generare benefici immediati: una riduzione di soli 5 decibel del rumore sarebbe sufficiente, secondo una ricerca, a far calare dell’1,4 per cento i casi di ipertensione e dell’1,8 per cento quelli di coronaropatie e infarti. Nella realtà italiana, questo significherebbe avere 200mila persone ipertese in meno e una riduzione degli infarti di circa duemila casi.



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