Gianni Rodari è uno dei nostri autori preferiti e di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita.
Proponiamo spesso le sue poesie perché sono divertenti e allo stesso tempo offrono sempre interessanti spunti di riflessione. Oggi, mentre ci stiamo preparando a festeggiare la pasqua rimanendo a casa, riprendiamo le sue rime dedicate a questa ricorrenza, popolate da pulcini, campane e uova di cioccolato. Sono i simboli di una festa che richiama il valore della pace, ancora più importante in tempi di guerra...come quella che stiamo vivendo seduti in poltrona.
Ecco le più belle filastrocche di Gianni Rodari sulla Pasqua:
DALL’UOVO DI PASQUA
Dall’uovo di Pasqua
è uscito un pulcino
di gesso arancione
col becco turchino.
Ha detto: “Vado,
mi metto in viaggio
e porto a tutti
un grande messaggio”.
E volteggiando
di qua e di là
attraversando
paesi e città
ha scritto sui muri,
nel cielo e per terra:
“Viva la pace,
abbasso la guerra”.
CAMPANE DI PASQUA
Campane di Pasqua festose
che a gloria quest’oggi cantate,
oh voci vicine e lontane
che Cristo risorto annunciate,
ci dite con voci serene:
“Fratelli, vogliatevi bene!
Tendete la mano al fratello,
aprite le braccia al perdono;
nel giorno del Cristo risorto
ognuno risorga più buono!”
E sopra la terra fiorita,
cantate, oh campane sonore,
ch’è bella, ch’è buona la vita,
se schiude la porta all’amore.
IL PULCINO MARZIANO
Ho visto, a Pasqua, sbarcare
dall’uovo di cioccolato
un pulcino marziano.
Di certo il comandante
di quell’uovo volante
di zucchero e cacao
con la zampa ha fatto ciao.
E il gatto, per la sorpresa,
non ha detto neanche: “Miao”.
É ARRIVATO UN TRENO CARICO DI …
É arrivato un treno carico di …
Il quarto vagone è riservato
a un pasticcere rinomato
che prepara, per la Pasqua,
le uova di cioccolato
Al posto del pulcino
c’è la sorpresa.
Campane di zucchero
suoneranno a distesa.