Interviene anche il Fai per chiarire le intenzioni del governo del Principato di Monaco, pubblicate ieri dal nostro giornale (QUI). Chiaramenti sullo ‘chomage tecnique’ e quello per i contratti interinali ed a scadenza.
Chomage tecnique temporaire, contratti a tempo indeterminato o determinato non in scadenza: per tutti coloro che hanno un salario pari o inferiore a 1800 euro netti, saranno rimborsati del 100% cioè non perderanno un centesimo del proprio salario. Per i lavoratori interinali il governo chiederà alle agenzie di versare i ‘conge payes’. Cosa vuole dire? Quando ci si iscrive allo ‘chomage’ ci sono dei giorni di carenza: 7 sono fissi poi si sommano i ‘conge paye’ maturati. Questa somma definisce da quando parte lo chomage: ad esempio se si hanno 15 giorni di conge + 7 di carenza lo chomage parte 22 giorni dopo. Con questa iniziativa si conteranno solo i 7 giorni gli altri verranno pagati dalle agenzie.
“Iniziativa lodevole – sottolinea il segretario del Fai, Roberto Parodi - ma che purtroppo vede ancora l'esclusione di migliaia di lavoratori. 2.000 sono infatti gli interinali italiani nel Principato di Monaco. Come Fai abbiamo chiesto degli interventi al Governo italiano con emendamenti a sostegno della nostra categoria”.
Cosa cambia ora da parte italiana? “Nulla – risponde Parodi – e faremo ugualmente le nostre richieste perché la maggioranza di quei 2000 interinali che non hanno maturato le ore necessarie per averne diritto (a cui si aggiungono i contratti a scadenza e gli stagionali) ne sono fuori ed è necessario garantire che nessuno resti senza reddito”.