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Attualità | 20 marzo 2020, 07:14

L'emergenza Coronavirus vista dall'entroterra: il punto da Badalucco con il sindaco Matteo Orengo (Video)

"Come badalucchese spero anche che il 23 aprile, il nostro patrono, si possa già festeggiare insieme. So che è molto vicino ed è più una speranza che una certezza ma spero che le cose possano cambiare".

Matteo Orengo, sindaco di Badalucco

Matteo Orengo, sindaco di Badalucco

L’emergenza Coronavirus vista dai paesi dell’entroterra. Matteo Orengo, il sindaco di Badalucco è l’ospite di oggi. Abbiamo chiesto al primo cittadino di scattarci una fotografia di come i suoi concittadini ed il suo comune stiano affrontando questo particolare momento.

“Così come nelle grandi città si riscontra un’atmosfera eccezionale ed unica - racconta il primo cittadino - ed abbiamo un paese deserto. Abbiamo tutte le attività chiuse ad esclusione dell’alimentari e della farmacia. E’ surreale. Per noi badalucchesi, il bar rappresenta il punto unico di incontro e confronto, di vita sociale, la chiusura ha creato questo senso di vuoto”.

“Nei primissimi giorni ci sono state difficoltà a rimanere in casa. La voglia di uscire e socializzare ha vinto sulla paura di questo virus. La consapevolezza che sta aumentando, legata alle informazioni, sta diventando qualcosa che spaventa molto. I giovani hanno risposto in maniera corretta da subito, gli anziani hanno qualche difficoltà in più.  - sottolinea il sindaco - In questa settimana in particolare è importante rimanere a casa. Questo è un fenomeno che speriamo di poter mettere alle spalle e lo potremo fare rispettando le direttive arrivate dal Governo Nazionale. Direttive che sembravano forti ma che ora tutta Europa ci sta copiando”.  

Sul caso dei ciclisti e dei turisti che nei weekend hanno violato la quarantena e sulla richiesta di maggiori controlli, arrivata dagli altri borghi della Valle Argentina, Orengo afferma: “Per raggiungere l’alta valle devi passare da Badalucco. Il fenomeno dei ciclisti e di chi pensava di essere in vacanza è stato un fenomeno che credo e spero non si ripeta più. Le buone giornate hanno fatto si che questa cosa esplodesse in modo naturale. C’è molta superficialità nelle persone. Il decreto parla di fare sport all’aperto ma è vero che in questo momento deve vincere il buonsenso. Oggi si investe sulla salute, di tutti quanti. Rimanere a casa è rispetto per sé stessi e per gli altri”. 

Nei giorni scorsi su Facebook il sindaco si era detto contrario all’applicazione della sanificazione nelle aree esterne, come visto, invece, in numerose altre  realtà. “Ho detto queste cose ascoltando gli interventi del presidente di Regione Liguria, Giovanni Toti che più volte ha espresso questi ragionamenti. Ieri è arrivata nota di Arpal e ASL che diceva quanto ho detto due giorni fa. Non voleva essere una polemica ma una rassicurazione nei confronti dei miei concittadini. Non è necessario in questo momento perchè non è provato che abbia efficacia. Quindi ritengo che sprecare denari pubblici per qualcosa che non ha valore non mi sembrava una cosa necessaria. Il compito dei comuni era di organizzare eventuali centri di aggregazione ed orari uffici. Noi l’abbiamo fatto prima ancora che ci fossero imposte le chiusure avevamo disposto la chiusura del Triangolo, del campetto di calcio e del centro anziani. Dopo di questo abbiamo razionalizzato gli orari del Comune dando priorità ad ufficio anagrafe ed alla polizia municipale. L’unica cosa che andava fatta era di seguire le direttive dall’alto e così abbiamo fatto”.

L’emergenza viene vissuta in particolare dalle molte attività presenti a Badalucco: “La bottega ha sempre portato a domicilio la spesa agli anziani e quindi in questo momento ancora di più e abbiamo attivato con la farmacia il servizio di consegna dei farmaci a chi ne facesse richiesta con un gruppo di volontari. - ricorda Orengo - Questo è un momento drammatico per chi ha un’attività, con ripercussioni non solo nel presente ma anche nei mesi a venire. A nome di tutta l’amministrazione e della comunità mi sento di rappresentare un momento di solidarietà e vicinanza a tutte queste persone che oltre a dare servizi, danno lavoro e  attraversano questo momento difficile. Valuteremo come amministrazione se sarà possibile far qualcosa per andar loro incontro”. 

Uno sguardo verso il futuro: “Siamo una gran bella comunità. Siamo una comunità viva che è solita vivere all’aperto e condividere moltissimo. Abbiamo molti luoghi di incontro e credo che presto andremo a riappropriarcene in modo gioioso come i badalucchesi sanno fare. - ha detto Orengo - Ho aderito anche io come altri sindaci all’invito del Vescovo Suetta di dedicare 10 minuti alla Madonna e lo faremo sabato alle 12, al Santuario della Madonna della Neve. Sarà un evento in solitaria come previsto dalla Legge. Quindi andrò su e faremo questa piccola preghiera alla Vergine affinché ridia la speranza e ci tuteli da questo terribile virus”.

“La nostra speranza - conclude il sindaco di Badalucco è di poter salire poi, il 5 agosto, tutti insieme alla Madonna della Neve, ringraziare la Madonna per avere, spero e me lo auguro con tutto il cuore, preservato la Comunità da questo terribile nemico, il Coronavirus. Come badalucchese spero anche che il 23 aprile, il nostro patrono, si possa già festeggiare insieme alle famiglie, con le comunioni e le cresime dei nostri ragazzi. So che è molto vicino ed è più una speranza che una certezza ma spero che da qui al 23 aprile le cose possano cambiare e si possa tornare alla nostra normalità, alla quotidianità, ai nostri problemi che siamo soliti affrontare con serenità e tranquillità. Lo auguro ai badalucchesi, a tutti i cittadini italiani, europei e del mondo. Spero che presto il mondo si giri indietro e veda questo momento come un momento di grande sacrificio e sofferenza, ma come un qualcosa che è stato e non è più”.

Stefano Michero

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