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Attualità | 10 marzo 2020, 19:03

Poste e Coronavirus. Dichiarazione di Ferdinando Medaglia, segretario generale Uil Poste Liguria

"Insistiamo sulla distribuzione di strumenti di protezione individuale e di disinfettanti" ha detto.

Ferdinando Medaglia

Ferdinando Medaglia

"Ci preme sottolineare come lavoratrici e lavoratori di Poste Italiane, in particolare gli addetti che svolgono un’attività a contatto con il pubblico o in grandi strutture, siano esposti a situazioni di promiscuità, che sono poi quelle che le Autorità e la stessa Azienda esortano ad evitare con la massima cura". A parlare è Ferdinando Medaglia, segretario generale Uil Poste Liguria. "Sappiamo che le funzioni sociali ed economiche svolte dall'azienda sono imprescindibili ed in molti casi essenziali - ha aggiunto - Tuttavia, non possiamo esimerci dal constatare che, a fronte di ragionevoli e tempestive affermazioni di principio, al momento l'azienda ha preso poche ed inefficaci misure concrete per proteggere la salute dei dipendenti".

"Sicuramente le nuove disposizioni dettate da Conte, faranno nascere  maggior consapevolezza - prosegue Medaglia - Intanto insistiamo sulla distribuzione di strumenti di protezione individuale e di disinfettanti che potrebbero costituire un ragionevole presidio che, a nostro parere, andrebbe applicato a scopi cautelativi, senza aspettare che la situazione vada eventualmente a peggiorare, anzi proprio allo scopo di evitare situazioni gravi da gestire. E se la chiusura degli uffici appare al momento impraticabile, ci permettiamo di suggerire  la concentrazione delle attività in quelle strutture che meglio si adattano alle esigenze del momento (per esempio, l’utilizzo degli uffici dotati di vetri blindati). Occorre, inoltre, limitare i servizi a quelli più essenziali, con conseguente contingentamento dei contatti, sia per le realtà che presentano rischi conclamati, sia per tutte le altre, al fine importantissimo della prevenzione".

"In un momento come questo la scrivente Organizzazione Sindacale non intende certo prestare il fianco a nocivi allarmismi, ma è suo compito rappresentare quelle che sono le inquietudini dei lavoratori a fronte di questa situazione di emergenza collettiva. Auspichiamo - ha concluso il segretario - che la sensazione di abbandono percepita dal personale venga al più presto alleviata grazie a iniziative concrete, efficaci e tempestive. Difficile accontentarsi di sole parole".

C.S.

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