“Desidero partecipare allo smarrimento e alla sofferenza di tutti in questo difficile momento per la comunità civile e per le nostre comunità parrocchiali, purtroppo costrette a non poter condividere la celebrazione eucaristica e altri momenti di fraterna preghiera in questo santo tempo quaresimale”.
Sono le parole del Vescovo della Diocesi di Ventimiglia-Sanremo, Mons. Antonio Suetta, in questo difficile momento per tutti, nell’emergenza Coronavirus. “Il dolore della privazione di tanto bene – prosegue - non ci conduca alla sfiducia e allo scoraggiamento, ma piuttosto ci insegni ad offrire anche questo sacrificio per implorare dal Signore la grazia della sua protezione e della liberazione da ogni male”.
Il Vescovo conferma lo stop alle celebrazioni ma anche l’apertura delle Chiese: “Nonostante sia impedita la partecipazione dei Fedeli, la Chiesa non rimane senza Eucaristia perché tutti noi, ministri del Signore, celebriamo quotidianamente il Santo Sacrificio dell’Altare offrendolo per il popolo affidatoci e sentendoci ancor più congiunti spiritualmente: i cari Fedeli sappiano questo e si uniscano nella preghiera, procurando di far visita al Santissimo Sacramento nelle nostre Chiese, che rimangono aperte, e ricorrendo alla Comunione Spirituale. Dove è possibile si esponga il Santissimo Sacramento per la preghiera personale e l’Adorazione”.
Si rivolge anche ai Sacerdoti: “Chiedo loro di garantire abbondantemente la presenza in Chiesa, indicando gli orari ai Fedeli, per poter dispensare ascolto, conforto e consiglio, ed essere disponibili per il Sacramento della Penitenza e per la Santa Comunione, data singolarmente fuori della Messa a chi ne faccia richiesta; per la Santa Comunione anche i Diaconi e gli Accoliti istituiti offrano la loro generosa collaborazione. A questo proposito raccomando ancora la vigilanza affinché in nessun modo e in nessun caso si verifichino situazioni di assembramento all’interno dei luoghi di culto”.
Un passaggio anche per quanto riguarda la celebrazione dei Funerali, attualmente impedita: “Ci si limiti ad una Benedizione alla salma presso il cimitero al momento della inumazione o davanti alla Chiesa alla presenza dei soli familiari, rimandando la celebrazione della Santa Messa quando sarà possibile. A tutti assicuro la mia preghiera e la mia affettuosa vicinanza, confido che il Signore, attraverso questo momento di prova, ci faccia crescere nella fede e nel suo amore e conduca tanti cuori a ritrovare il suo abbraccio e la sua misericordia”.