Attualità - 10 marzo 2020, 09:53

Coronavirus, scuole chiuse fino al 3 aprile, il preside del Ruffini scrive agli studenti "Continuate, anzi aumentate il vostro impegno nello studio" (la lettera)

"Ritroveremo presto, vedrete, la libertà di tornare a tessere quelle semplici relazioni umane che ci contraddistinguono e ci formano, tornerete presto sui banchi di scuola e la vita riprenderà a scorrere come prima”

Con la proroga di chiusura delle scuole fino al 3 aprile, per effetto del decreto del presidente del consiglio che limita gli spostamenti per evitare il più possibile la diffusione del contagio di coronavirus, studenti e insegnanti in tutta Italia sono chiamati a una fase di apprendimento che comprende le lezioni telematiche seguite dagli alunni da casa.

Il preside dell’istituto Ruffini Luca Ronco, per invogliare i ragazzi a continuare diligentemente i propri studi, ha inviato una lettera aperta rivolta agli studenti, con un messaggio propositivo: “Continuate, anzi aumentate il vostro impegno nello studio”, scrive Ronco nella lettera, che si conclude con un auspicio: “ritroveremo presto, vedrete, la libertà di tornare a tessere quelle semplici relazioni umane che ci contraddistinguono e ci formano, tornerete presto sui banchi di scuola e la vita riprenderà a scorrere come prima”.

Di seguito il testo:

Lettera aperta agli studenti

"Carissimi studenti, ragazze e ragazzi,

ho aspettato a scrivervi, in queste settimane, sperando che il momento di difficoltà rientrasse e che potessimo vederci in assemblea di Istituto per discutere assieme, per parlarci, per capire.

Purtroppo l'emergenza rimane e non ci vedremo ancora per un po', e quindi ho deciso di parlarvi con queste poche righe.

Quella che stiamo vivendo è una situazione difficile, non era mai capitato a mia memoria un problema cosi grave e diffuso da dover sospendere le attività scolastiche per cosi tanti giorni... settimane... tutte le abitudini di vita che davamo per scontate sono “saltate” e ci siamo trovati, con incredulità, a dover limitare anche le cose più semplici e naturali: un saluto, un bacio, un abbraccio, una stretta di mano.

Il problema che più mi preoccupa rimane però la vostra formazione, il vostro diritto allo studio e alla cultura, il mio e nostro dovere a darvi gli strumenti per vivere e realizzarvi nella vita, ed è per  questo che vi chiedo di aiutarci... di aiutarci nella difficile gestione di questa ‘didattica a distanza’ che abbiamo messo in piedi per voi.

Quello che vi chiedo è di continuare, anzi aumentare, l'impegno nello studio, di alzarvi presto al mattino, di sfruttare al massimo le possibilità e gli strumenti della didattica a distanza che vi offriamo, di collaborare con i vostri docenti che stanno facendo veramente grandi sforzi per darvi quello che avrebbero voluto dare di persona, ma che ora non possono fare!

Ritroveremo presto, vedrete, la libertà di tornare a tessere quelle semplici relazioni umane che ci contraddistinguono e ci formano, tornerete presto sui banchi di scuola e la vita riprenderà a scorrere come prima, ma adesso quello che dovete fare è dimostrare la maturità e l'impegno di chi, capito il momento difficile, si rimbocca le maniche e investe sul proprio futuro... io e i vostri professori siamo convinti che capite il momento e che assieme supereremo l'ostacolo!

Un grande abbraccio e mi raccomando, siate positivi, sempre!”.

Il vostro Preside

Luca Ronco

Francesco Li Noce