La Porta del Mare è realtà. Il famoso e discusso progetto, portato avanti in principio dall’imprenditore Angelo Colussi, patron di Agnesi, la cui decisione di chiudere lo stabilimento in città è ancora considerata una ferita aperta in città, oggi vede l’impegno della società P.R.IM.A. srl, composta da un gruppo di professionisti di Milano e Torino.
Questa mattina i rappresentanti della società hanno firmato il deposito del progetto: “Il progetto di riqualificazione dell’area ex Ferriere, un’area quell’area di 18.000 mq - si legge in una nota stampa - un tempo destinata alla siderurgia di cui residuano oggi solo le tre ciminiere vincolate dalla Soprintendenza, è stato presentato in Comune il 9 marzo dalla Porta del Mare S.r.l. società proprietaria che ha promesso in vendita l’area alla P.R.IM.A. S.r.l. società espressione di un gruppo di professionisti imprenditori di Milano e Torino. L’intervento promosso da PRIMA prevede la riconnessione dell’edificio demaniale in fregio all’Impero, delle attività dei cantieri navali, riqualificando l’intera zona urbana oggi degradata e non utilizzata, con il completamento della parte infrastrutturale e viaria oggi mancante, la sistemazione ambientale fino al ricongiungimento con il parco urbano attorno alla zona del depuratore. Le risorse economiche per la realizzazione di questi interventi deriveranno dall’impianto di un mix funzionale di nuove attività economiche costituito da destinazioni ricettive e direzionali terziarie, commerciali e di servizi di ristorazione, secondo un disegno urbanistico ed edilizio moderno, gradevole e di minimo impatto ambientale.
La sostenibilità e la fattibilità dell’intervento
Il Progetto di intervento è stato elaborato da P.R.IM.A in funzione dell’attuale quadro economico ed immobiliare, mantenendo la pluralità di destinazioni d’uso del S.U.A. 2009 con esclusione di quela residenziale, ma riducendo drasticamente le superfici edificabili (11.000 mq rispetto ai quasi 20.000 del S.U.A. del 2009), le altezze e l’impatto ambientale avendo eliminato quasi completamente i parcheggi interrati e, di conseguenza, le opere di movimento terra che avrebbero comportato un impatto ambientale importante. Il progetto ha avuto una gestazione prolungata per quasi due anni perché è stato affinato con un lungo lavoro con il settore comunale e con la Soprintendenza in modo da minimizzare la superficie occupata a terra, creando spazi e percorsi pedonali di fruizione collettiva, creando il più idoneo inserimento ambientale sia nella modellazione edilizia e delle facciate, sia nella mimetizzazione dei parcheggi, posizionati sulla copertura degli edifici e non visivi.
Le opere pubbliche e la riconnessione delle attività esistenti
L’intervento e riqualificazione è esteso, sul lato mare, fino al Parco Urbano in modo da completare e riqualificare la viabilità di accesso al Parco, al Depuratore e all’area dei Cantieri Navali verso sud, mentre verso il Torrente Impero la sistemazione arriva fino all’edificio demaniale che potrà ospitare funzioni qualificate, studi o associazioni professionali o attività connesse alla logistica dei cantieri. Il Progetto prevede il consolidamento delle ciminiere e la realizzazione di un’area a verde di rispetto nonché la sistemazione e completamento della viabilità e dei parcheggi pubblici oggi solo in parte realizzati, mentre sul Lungomare Amerigo Vespucci si realizzerà una sua riqualificazione con il completamento delle alberature di Eucaliptus mancanti, l’adeguamento dei marciapiedi e del tratto di strada, All’interno dell’area è prevista una connessione della pista ciclabile con il Lungomare Vespucci e il Parco Urbano con l’inserimento, all’interno dell’area di un punto di presa e consegna del ‘bike sharing’. Gli oneri che PRIMA dovrà corrispondere al Comune per la realizzazione dell’intervento vengono stimati in oltre 2 milioni di €.
Le funzioni, le consistenze e i comparti
Le risorse economiche per la riqualificazione dell’area vengono generate dalla realizzazione di un intervento polifunzionale di soli 11.000 mq in grado di integrare funzioni e servizi che assicurano la continuità di utilizzo del compendio durante l’intero anno senza stagionalità, suddividendo l’intervento in tre comparti autonomi ciascuno dotato di un mix di ristorazioni (quasi 2.000 mq) integrate da funzioni economiche (commercio, direzionale, ricettivo per circa 9.000 mq) che consentono di estendere la attività del comparto fino alla sera.
Le ricadute occupazionali ed economiche
La realizzazione dell’intervento potrà generare ricadute occupazionali stimate in oltre 250 addetti complessivi fra diretti e indotto, di cui circa per i due terzi assorbiti dalle attività economiche commerciali che riserveranno ai residenti una priorità di valutazione nei criteri di assunzione per le attività non specialistiche o di alta professionalità. Sotto il profilo economico gli insediamenti di servizi, commercio e terziario, una volta a regime, possono movimentare risorse comprese nell’ordine di 20 – 25 milioni di € annui corrispondenti ad un PIL per occupato stimabile da 80.000 a 100.000 €/anno".
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