Economia - 08 marzo 2020, 16:29

Sanremo: l’emergenza Coronavirus affossa turismo e commercio, la speranza per ripartire sono le seconde case e i residenti

Ristoratori e commercianti cercano ossigeno dai clienti della zona e da chi ha la casa in Riviera

Si chiude la seconda settimana di emergenza Coronavirus e il comparto economico cittadino inizia a fare i conti con le conseguenze di un calo senza precedenti. L’annullamento di Corso Fiorito, Milano-Sanremo ed eventi in Costa Azzurra oltre alla crescente psicosi su scala internazionale hanno del tutto bloccato i flussi turistici verso Ponente. Ma serve un appiglio per ripartire e qualche speranza la si ripone nei residenti e nei proprietari di seconde case (con ovvia esclusione dei residenti nelle 'zone rosse' con divieto di uscita).

È un dato di fatto: i turisti sembrano scomparsi, sia quelli giornalieri dalla Francia che quelli sui più giorni, e la dimostrazione la si può avere anche solo guardando nei negozi e nei ristoranti, oltre che dai feedback del Mercato Annonario e del mercato bisettimanale di piazza Eroi. Per non parlare degli hotel, dove le disdette si aggirano sull’80-90% con perdite per decine di migliaia di euro.

Come ripartire? Stando a quanto riferiscono gli addetti ai lavori, pare che le speranze siano riposte in residenti e proprietari di seconde case. Se non saranno i sanremesi stessi a riprendere in mano l’economia cittadina, allora si farà davvero dura e qualche chiusura temporanea potrebbe purtroppo diventare definitiva. “Serve coraggio, ci dice qualcuno. Lo stesso che devono avere i commercianti nel resistere a denti stretti e, allo stesso tempo, anche i clienti che non devono perdere la sana abitudine di uscire di casa per qualche momento di svago. Forse la ripartenza sta proprio qui, in casa nostra.

Pietro Zampedroni