Purtroppo si ritorna a parlare di controlli alle frontiere. Allertato oggi dalla redazione de ‘La vita in diretta’ sulla Rai, che tratterà l'argomento per tutta la settimana, abbiamo preso contatti direttamente con il deputato francese Eric Ciotti”.
Interviene in questo modo il segretario del Fai, Roberto Parodi, che rappresenta i lavoratori frontalieri del comprensorio intemelio. “Ciotti, deputato francese e rappresentante della regione Paca, torna infatti a parlare di controlli alle frontiere, che dovrebbero essere eseguiti in particolare per le persone che arrivano dalla Lombardia e il Veneto. Chiede controlli anche all'aeroporto di Nizza sui voli provenienti dalle zone a rischio”.
“Sebbene il Ministero della sanità francese si sia dichiarato contrario alle chiusure delle frontiere – prosegue Parodi – e nonostante le rassicurazioni dei Ministri Di Maio e Speranza, è possibile che una eventuale aggravarsi della situazione possa portare a un sistema soft di controlli nei prossimi giorni. Questo tipo di controlli porterà sicuramente dei disagi per i lavoratori frontalieri ma, nel caso vengano accolte le nostre richieste, sopportabili”.
In pratica si ritorna a quando cerano le frontiere basterebbe portarsi la carta di identità e, per i residenti in zona di confine, non dovrebbero esserci problemi. Parodi ha anche contattato il deputato Ciotti che ha confermato come, a tutt'oggi, non esistono controlli ma la situazione è in evoluzione: “Di fronte al coronavirus – ha detto il parlamentare transalpino - chiedo controllo delle frontiere e tracciabilità dei viaggiatori. Parlare di un maggiore controllo delle frontiere non sta aprendo una controversia, voglio spingere il principio di precauzione fino alla fine”.