Nessuna limitazione alla circolazione di auto e persone ai confini italo-francesi di Ponte San Luigi e Ponte San Ludovico. La conferma è arrivata, pochi minuti fa, al termine del vertice tra le autorità francesi a Nizza, dopo gli allarmi lanciati in Italia per il Coronavirus.
Ieri sera e questa mattina, infatti, alcuni esponenti politici transalpini avevano chiesto al Governo francese di inasprire i controlli ai confini, proprio per i problemi legati al virus in alcune regioni del nostro paese. In particolare Eric Ciotti aveva scritto al primo Ministro francese chiedendo un piano d’urgenza ed un rinforzo dei controlli al confine con l’Italia. “Le Alpi Marittime – ha detto Ciotti – registrano un flusso quotidiano di migliaia di persone con l’Italia e, quindi, chiedo che vengano inaspriti i controlli”.
Questa mattina i passaggi ai confini sono stati assolutamente regolari ma, anche il Sindaco di Mentone, Jean-Claude Guibal, a veva chiesto la messa in atto di un piano sanitario d'urgenza, una mobilitazione degli stabilimenti ospedali e sanitari e sanitari ed il rafforzamento dei controlli sanitari alla frontiera oltre ai controlli d'identità.
Sul caso è intervenuto stamane anche l’Onorevole Giorgio Mulè che aveva investito del problema il Ministro Speranza. Oggi, intanto, alla Protezione civile si è svolta una riunione sull’emergenza con il presidente Conte, i ministri Speranza e Di Maio, il capo della Protezione civile Borrelli, in video collegamento con i governatori Fontana, Fedriga, Cirio, Zaia, Toti, un rappresentante della VdA e il presidente della provincia di Bolzano Kompatscher.
Nel corso dell’incontro sono state esaminate anche le criticità dei flussi transfrontalieri e il controllo dei confini aerei, marittimi, terrestri e ferroviari, compresa l’eventualità di ripristinare i controlli alle frontiere in deroga a Schengen. Dalla discussione è emerso che “Sebbene ci sia una praticabilità giuridica, non sussiste la sostenibilità pratica della sospensione perché non garantirebbe nessuna efficacia cautelativa".