L’incontro dei Martedì Letterari al Teatro del Casinò di Sanremo con il manager Pierluigi Celli si è confermato un ottimo seminario di formazione e aggiornamento per giovani e adulti intervenuti in buon numero e stimolati alle domande più varie dopo quelle proposte dalla coordinatrice Marzia Taruffi e dall’editore Matteo Moraglia. Nel presentarsi al pubblico presente, Celli (nato nel ’42 a Verucchio nel riminese), ha ricordato , tra l’altro, la sua impostazione gesuita, gli studi in sociologia all’Università di Trento negli anni della contestazione del ’68 , i primi lavori a Bolzano, poi l’esperienza africana in Angola con l’ENI e i pozzi petroliferi, l’incontro con De Benedetti della Olivetti e poi di altri dirigenti che lo hanno chiamato per la migliore gestione di aziende private e pubbliche, compresa la RAI negli anni del Festival di Sanremo 99/2000 presentati da Fabio Fazio. Fra gli altri incarichi di prestigio di Pierluigi Celli è stato direttore dell’Università Luiss di Roma per la formazione dei quadri, molto importanti nel nostro Paese.
Nel dialogare con il pubblico ha ricordato la differenza tra “leader” e “capo” , il primo ha la fiducia della base, il secondo è nominato dai vertici. Interessante anche la differenza tra genio e stupidità: il genio ha (sa) i suoi limiti, oltre al talento , per riuscire nella vita , occorre molto coraggio e una buona dose di fortuna. Tanta esperienza e saggezza nell’operare, sono concentrate nel suo libro dal titolo “Il potere, la carriera e la vita” ( edizione Chiare lettere).
In Breve
sabato 23 novembre
venerdì 22 novembre
Che tempo fa
Rubriche
Accadeva un anno fa
Attualità