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Attualità | 06 febbraio 2020, 08:23

Sanremo: non solo fiori, si coltiva una pianta pioniera usata per bonificare i terreni inquinati

"L'utilità di una pianta edule - spiega Marco Damele - viene spesso limitata dal costo di gestione della sua coltivazione".

Sanremo: non solo fiori, si coltiva una pianta pioniera usata per bonificare i terreni inquinati

Non solo fiori. A Sanremo si coltiva una pianta pioniera utilizzata da secoli in tutto il mondo per bonificare i terreni inquinati. Negli ultimi anni anche fuori dai confini nazionali sta crescendo un fortissimo interesse per la cipolla egiziana ligure, osservando quotidianamente un aumento di aziende agricole che la coltivano e  nuovi siti web con proposte di vendita o scambio dei bulbi.

Questa attenzione è amplificata in gran parte dalla crescita esponenziale del turismo in Mongolia di questi ultimi anni. In Mongolia la cipolla egiziana ha una storia secolare, ed è proprio la Mongolia che ci porta a conoscere un'importante  caratteristica strategica di questa pianta.

“La collaborazione con l’Università agraria statale di Altaj in Siberia ci ha permesso di scoprire i motivi delle tradizioni popolari di questo paese, ben studiata durante l'Unione Sovietica - racconta Irina Reydes, medical doctor, First Moscow State Medical University -. La Mongolia, la terra dei nomadi, non ha mai avuto una rilevante tradizione agricola, anzi, la loro storia non permette al popolo neanche di lavorare la terra con le normali attrezzature. Ma nonostante questo limite, queste popolazioni  la coltivano da secoli!. Ovviamente, non viene conosciuta come ‘cipolla egiziana’, ma ha i suoi nomi locali, come per esempio: ad Altaj viene chiamata ‘altajana’, ma si tratta sempre della cipolla egiziana. Nella steppa e nella taiga questa cipolla cresce spontaneamente ed i popoli la raccolgono per un uso medicinale e culinario”.

"L'utilità di una pianta edule - spiega Marco Damele - viene spesso limitata dal costo di gestione della sua coltivazione, dalla moda ed alle leggi di mercato, con il rischio di perdere per sempre varietà importanti che hanno rappresentato la storia della nostra agricoltura e che in futuro potrebbero ritrovare nuova vita anche a livello commerciale e di aiuto concreto contro i cambiamenti climatici e l'inquinamento. Per questo motivo la nostra missione di custodi di biodiversità è un investimento quotidiano che stiamo portando avanti con passione e consapevolezza”.

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