"Abbiamo scritto più volte alla mail ufficiale del Festival di Sanremo, senza risposta. Abbiamo chiesto non più di 3 minuti per rendere nota questa bellissima storia, un gesto semplice ma anche da “supereroi”.
Inizia così il racconto dei ragazzi di Mabasta, un movimento nato da un gruppo di ragazzi di Lecce per dire 'No' al bullismo. In occasione della 70ª edizione del Festival di Sanremo, Il gruppo avrebbe voluto portare sul palco dell'Ariston la storia di una classe di Perugia che si è ribellata contro due bulli che si accanivano contro un loro compagno di scuola.
"Lui, 17 anni, non ne aveva parlato, per vergogna, nemmeno con i genitori. Sono stati i compagni di classe a reagire, dopo mesi di maltrattamenti. - raccontano da Mabasta - Hanno sottoscritto un esposto, lo ha controfirmato una docente, lo hanno inviato alla Direzione scolastica la quale lo ha trasmesso alla Questura di Perugia, che ha fatto partire le indagini. I due bulli, anche loro diciassettenni, sono stati arrestati e sono adesso in una comunità di recupero".
"Questa straordinaria classe di Perugia ha eseguito alla lettera ciò che andiamo a dire da oltre 3 anni in tutte le scuole d’Italia, ossia che gli “spettatori” devono smettere di esserlo e, tutti insieme, devono aiutare le vittime in ogni modo possibile. Nel “Modello Mabasta” c’è infatti uno specifico comandamento che recita “Fai agli altri ciò che vorresti che gli altri facessero a te” ed è esattamente ciò che hanno fatto questi coraggiosi studenti perugini. Volevamo che tutti i ragazzi d’Italia venissero a conoscenza di questa bella storia e volevamo premiare il coraggio ed il gesto altruistico".
"Quale migliore occasione del Festival di Sanremo, con milioni e milioni di italiani all’ascolto? Alla fine, il movimento Mabasta premierà lo stesso la classe, magari con meno riflettori e minore risonanza, ma ciò che la classe di Perugia ha fatto è profondamente emblematico e merita interesse e plauso" - concludono dal Movimento.