Eventi - 04 febbraio 2020, 20:00

#Sanremo2020: le parole del Vescovo Suetta “Una grande esperienza umana che deve essere accolta e decifrata” (Video)

L’intervento durante la presentazione del brano “Caro Padre” di Fabrizio Venturi, inno internazionale della Fondazione Giovanni Paolo II

Durante il Festival di Sanremo la presentazione del brano “Caro Padre” di Fabrizio Venturi in omaggio a Papa Giovanni Paolo II e realizzato in collaborazione con i Papaboys.

A intervenire durante l’incontro anche il Vescovo di Sanremo, Antonio Suetta, che ha aggiunto: “Un’iniziativa che ha un’enorme risonanza una duplice sottolineatura, la prima è lo spessore dell’umanità, sanremo è spettacolo ha tanti aspetti che si possono ricondurre al ”luccichio” e all’apparenza, ma Sanremo è una grande esperienza umana che deve esser raccolta e decifrata, l’altra sottolineatura è proprio quella spirituale religiosa, mi viene da riportare un’espressione che Gesù disse a San Paolo, io ho un popolo numeroso in questa città, e mi pare che anche nella città del Festival di Sanremo Dio abbia un popolo numeroso, nella misura in cui parole e testimonianze, in questo caso dei Papaboys, risuonano in tanti cuori che possono sembrare distratti o lontani, non importa Dio sa arrivare”.  

“Caro Padre - spiega Fabrizio Venturinasce come inno internazionale della Fondazione Giovanni Paolo II, è un messaggio di pace, una preghiera per aprire i nostri cuori ad accoglier Dio dentro di noi e a seguire i suoi messaggi, per cui non solo un inno, ma anche una preghiera”. 

Una rappresentanza dei Papaboys ha incontrato Amadeus a cui è stata data in omaggio la lettera di Giovanni Paolo II agli artisti, il conduttore ha accettato la lettera insieme a una fotografia del Santo e ha aggiunto che sarebbe restata nel suo camerino per tutto il Festival. 

Chiara Gallo