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Attualità | 31 gennaio 2020, 14:07

Bordighera svela il nuovo sagrato della chiesa di Sant'Ampelio, questa mattina l'inaugurazione (Foto)

“Il giusto fiorirà come la palma, crescerà come il cedro del Libano”, Salmo 92, 12-15

Le immagini della cerimonia

Le immagini della cerimonia

La palma, simbolo della cristianità, che esprime al contempo martirio e resurrezione, nonché emblema della città di Bordighera, fiorisce sul nuovo sagrato della chiesa di Sant’Ampelio. 

Questa mattina si è svolta la tanto attesa inaugurazione, dopo lo start dei lavori datato 3 aprile 2019, dell’opera di riqualificazione che abbraccia entrambi i versanti del santuario. Dunque non soltanto l’acqua di mare a benedire la nuova creazione ma, naturalmente, anche il Sindaco Vittorio Ingenito e Don Luca Salomone protagonisti e voce della città intera. Il primo cittadino ci ha tenuto a comunicare il proprio orgoglio per il completamento dei lavori definendo Sant’Ampelio ”Un luogo del cuore.” 

“Tutto è terminato nei tempi prestabiliti e ne siamo fieri, un lavoro che ha visto coinvolti tutti, i progettisti, l’amministrazione comunale e tutti gli uffici comunali. Dobbiamo ringraziare chi con la schiena piegata ha contribuito alla realizzazione di tutto questo - ha dichiarato il sindaco Ingenito riferendosi al mosaico nei camminamenti - dopo la realizzazione della rotonda prevediamo altri cantieri per il 2020, come la costruzione di una scuola per l’infanzia con sistema antisismico e rinnovo dei marciapiedi. Nel rendiconto dell’anno 2019 c’è un avanzo di circa 3 milioni di euro destinati a opere pubbliche, 100.000 euro saranno certamente investiti nell’ampliamento dei sistemi di videosorveglianza per garantire ancora di più la sicurezza di tutti i cittadini”.

Il sindaco ha voluto fortemente ringraziare Marco Laganà, Assessore con delega ai Lavori Pubblici e alla Manutenzione e Arredo Urbano, al quale si deve l’impegno e la grinta con la quale ha creduto in questo progetto. L’Assessore ha esternato il proprio compiacimento ponendo l’accento su quanto ogni particolare sia stato curato al meglio al fine di restituire agli abitanti un risultato che brilla come un gioiello.

Il taglio del nastro tricolore è stato preceduto dalla benedizione di Don Luca Salomone che ha sottolineato la bellezza artistica dell’opera e il suo rimando, nelle linee e nello stile a quando la città ancora non esisteva ed il Santo muoveva i suoi passi proprio in quei luoghi. Un disegno d’autore che non lascia nulla al caso, i decori, colleganti gli interni con gli esterni sono motivo vanto, sostiene Don Luca, indice di una sensibilità tutta bordigotta, che fa da ispirazione anche ai comuni vicini.

Grazie alla sapiente maestria degli architetti Panetta e Liotta l’antica arte tutta ligure del rissêu genovese, ovvero il mosaico in ciottoli, si fonde splendente nella raffigurazione della palma che protende fraterna i propri rami verso un concept artistico dal design nettamente più futuribile, riscontrabile nelle linee sfuggenti e morbide, sinuose come le onde del mare, che scolpiscono la panchina in legno. Le ringhiere in metallo sulle quali sono incisi i nomi degli scogli nel dialetto bordigotto scintillano al sole conferendo al luogo ulteriore luminosità.

I due disegnatori riqualificano il sagrato firmando il progetto dell’intervento urbano l’uno sotto la voce “tradizione” e l’altro “innovazione”. Un’altra tessera, un’altro rissêu, ad arricchire il meraviglioso mosaico della Riviera, un invito ai turisti e agli amanti del bello, precisamente in quel dettaglio unico tanto amato e desiderato che è Bordighera.

Redazione

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