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Politica | 30 gennaio 2020, 07:21

Diano Marina: palacongressi sul molo delle tartarughe, esposto alla procura della Corte dei Conti del consigliere d'opposizione Angelo Basso

Un progetto, quello dell'opera, che il sindaco Giacomo Chiappori ha presentato come il sogno nel cassetto da realizzare entro la fine del suo mandato. Un lascito alla città che è stato però da subito avversato dall'opposizione

Diano Marina: palacongressi sul molo delle tartarughe, esposto alla procura della Corte dei Conti del consigliere d'opposizione Angelo Basso

Il consigliere comunale di 'Diano Riparte' Angelo Basso ha presentato un esposto alla procura della Corte dei Conti chiedendo di indagare sui costi di realizzazione del progetto del palacongressi che sorgerà, secondo i piani dell'amministrazione comunale, sul molo delle tartarughe.

Un progetto, quello dell'opera, che il sindaco Giacomo Chiappori ha presentato come il sogno nel cassetto da realizzare entro la fine del suo mandato. Un lascito alla città che è stato però da subito avversato dall'opposizione. Angelo Basso è il consigliere che da subito si è detto contrario alla costruzione del palacongressi, bollandolo come 'ecomostro'.

Basso nel suo esposto fa un excursus del progetto la cui idea nasce nel 2014, quando fu affidato alla partecipata Gestioni Municipali una prima idea di realizzazione dell'opera.

“Il sottoscritto dottor Angelo Basso, consigliere di opposizione a Diano Marina della lista Diano Riparte, - si legge - con la presente intende invitare codesta Procura a verificare la legittimità di quanto sotto esposto, per accertare anche se siamo di fronte ad un danno erariale.
- il 17 aprile 2014 la società in house Gestioni Municipali (G.M. S.p.A.) è stata incaricata di predisporre un progetto di massima corredato da un piano economico-finanziario per la realizzazione di una piazza sul mare attrezzata con aiuole e piscina, sul cosiddetto 'molo delle tartarughe', ubicato di fronte alla Chiesa Parrocchiale, senza alcuna previsione volumetrie di alcun genere;
- il 18 giugno 2014 l'Amministratore unico della G.M. ha dato incarico alla Associazione professionale 'Progetto-tre' della Spezia per un progetto preliminare, definitivo ed esecutivo per i lavori di realizzazione di un edificio polivalente nella stessa ubicazione. Appare evidente che l'incarico professionale riguarda un'opera diversa rispetto al mandato ricevuto;
il 4 aprile 2019 il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla presenza del Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori e dell'Assessore regionale Marco Scajola, i quali hanno dichiarato che era già stato predisposto un finanziamento regionale di 1.800.000 euro per un complesso di 50 metri di lunghezza, 14 di larghezza e 7,5 di altezza, per una volumetria di 5.000 metri cubi;
- il 17 aprile 2019 la G.M. ha trasmesso al Comune lo studio di fattibilità tecnica ed economica realizzato da 'Progettotre'. Nella stessa data la Giunta comunale ha approvato una delibera per chiedere il finanziamento alla Regione (già annunciato come avvenuto 13 giorni prima);
- il 29 maggio 2019 il Consiglio comunale, convocato ope legis su richiesta della minoranza, non ha avuto luogo perché l'Amministrazione ha affermato di non possedere la documentazione necessaria per poter discutere dell'argomento;
- il PUC di Diano Marina prevede che la fascia costiera compresa tra il molo Cavour e la foce del torrente San Pietro (nel cui ambito insiste il molo delle tartarughe) sia destinata 'ad attività connesse alla balneazione e ad attività a queste complementari', stabilendo che tutti gli interventi ammessi siano assoggettati d'obbligo a PUO (Progetto Urbanistico Operativo) nel rispetto di una volumetria massima di 2.000 mc e di 3 metri lineari di altezza”.

“Nessuna variante al Puc – scrive Basso nelle conclusioni – è in corso al riguardo, nessun PUO è stato realizzato, non risulta nessun parere preventivo della Soprintendenza alle Belle Arti e neppure del Demanio proprietario dell'area. Considerato che nel conferimento dell'incarico al Progetto-tre siano stati erogati 6.000 euro alla firma, altri 7.000 alla consegna del progetto preliminare, mentre 13.000 risultano impegnai alla consegna del progetto definitivo e 10.000 di quello esecutivo, si chiede di appurare se quanto esposto rientra nei parametri della legalità contabile”.

Francesco Li Noce

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