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Economia | 30 gennaio 2020, 08:32

La soluzione perfetta per i condomini: i climatizzatori senza unità esterna

Il settore della climatizzazione domestica sta conoscendo un periodo di grande prosperità, dunque cerchiamo di capirne un po’ di più

I nuovi impianti di climatizzazione sono sempre più efficienti e si rivelano particolarmente vantaggiosi anche dal punto di vista dei consumi energetici, grazie alle tecnologie come i motori inverter, le pompe di calore, le pompe aria-aria e i nanofluidi.

Una ulteriore spinta verso i climatizzatori come soluzione per il riscaldamento domestico, inoltre, è stata data dalle norme relative alle emissioni inquinanti e ai lavori di riqualificazione energetica, i quali offrono la possibilità ai proprietari di immobili di accedere alle sostanziose detrazioni fiscali che spettano a chi sceglie di sostituire la vecchia caldaia con un nuovo impianto di climatizzazione a pompa di calore.

L’ingombrante unità esterna...

Uno dei possibili problemi che si trovano ad affrontare coloro che hanno deciso di installare un climatizzatore in casa, però, è rappresentato dall'unità esterna, che rappresenta il vero “cuore” dell'impianto in quanto alloggia il motore e le altre componenti chiave dell'apparecchio.

L'unità esterna può presentare diverse problematiche quindi, a partire dall'ingombro e dal conseguente impatto antiestetico sull'abitazione; poi bisogna fare i conti con l'emissione sonora e, in particolar modo, con lo scarico dell'acqua di condensa.

I proprietari, o gli inquilini, delle unità abitative singole, hanno molti meno problemi sotto questo aspetto in quanto possono scegliere liberamente la soluzione che ritengono più soddisfacente, sia per quanto riguarda il posizionamento dell'unità esterna sia per lo scarico dell'acqua di condensa.

I proprietari e gli inquilini degli appartamenti condominiali invece, specialmente quelli situati nei centri storici, sono soggetti a una serie di problematiche che possono interessare l'intera casistica esposta in precedenza, a cominciare dall'impatto estetico sulle facciate dell'immobile fino alla gestione dei tubi di scarico per l'acqua di condensa, che in questi casi devono rispondere a delle condizioni specifiche che possono variare a seconda delle circostanze, del tipo di immobile e della sua collocazione in ambito urbano.

Queste problematiche diventano ancora più complesse nel caso in cui l'impianto di climatizzazione non preveda l'installazione di una sola, ma di più unità esterne, una per ogni split.

… e i modelli che non ce l’hanno

La soluzione a questo problema esiste già da una ventina d'anni in realtà, ed è rappresentata dai climatizzatori senza unità esterna; si tratta di un particolare tipo di apparecchi che integrano il motore direttamente nello split, permettendo così di fare a meno dell'antiestetico “scatolone” da montare su staffe a ridosso della parete esterna.

I primi modelli di questo tipo vennero introdotti in commercio nel 1998, ma il loro costo era talmente elevato che soltanto in pochi potevano permettersi la spesa per l'acquisto e l'installazione; di recente, però, i prezzi sono calati e questi apparecchi sono diventati relativamente accessibili.

Rispetto ai normali climatizzatori con unità esterna, infatti, quelli che ne sono privi rimangono comunque più costosi, ma la differenza di prezzo è minima e si sta riducendo ulteriormente, ragion per cui questi impianti sono ormai alla portata di tutti.

Con tutta probabilità molti di voi saranno già saltati sulla sedia nel leggere questa piacevole notizia, e stanno fremendo per avere ulteriori informazioni in merito, in particolar modo quelli che vivono in appartamenti condominiali soggetti alle restrizioni a cui abbiamo accennato in precedenza; prima di proseguire nella descrizione di questi nuovi impianti, quindi, a beneficio dei lettori più impazienti segnaliamo la pagina di buonoedeconomico.it dove sono elencati alcuni dei migliori modelli attualmente in commercio, con relative caratteristiche e costi.

Una serie di vantaggi

Tornando al discorso precedente, i vantaggi offerti dai climatizzatori senza unità esterna non si limitano soltanto alla libera installazione; la tecnologia che ha permesso di compattare il motore infatti, e in particolar modo la pompa di calore, ha avuto come conseguenza positiva anche la riduzione della rumorosità.

Dal momento che l'apparecchio viene installato in casa, infatti, il fattore sonoro diventa molto importante visto che il rumore del motore è percepibile già con gli impianti dotati di unità esterne; in particolar modo se installate nelle vicinanze delle finestre.

La prima domanda che ci si pone quando si pensa di installare uno split con motore integrato, di conseguenza, è relativa al rumore che farà; sotto questo aspetto potete stare tranquilli però, visto che l'emissione sonora degli impianti di climatizzazione senza unità esterna raramente supera la soglia dei 30 decibel.

L'ulteriore vantaggio arriva sul fronte economico, in quanto integrando sia il motore inverter sia la pompa di calore, i climatizzatori senza unità esterna hanno tutte le carte in regola per accedere alle detrazioni fiscali previste dalle normative vigenti, rinnovate anche per l'anno 2020, a patto però che l'installazione sia eseguita da un tecnico specializzato.

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