Nel gergo finanziario si sente spesso parlare di fare trading oppure di investire in borsa. In molti casi si è soliti utilizzare tali termini come sinonimi. La realtà è che fare trading e investire sono due attività nettamente diverse.
Essere a conoscenza di questa differenza è molto importante, soprattutto per coloro i quali intendono affacciarsi per la prima volta nel mondo della finanza.
La differenza sostanziale tra fare trading e investire risiede essenzialmente nel lasso di tempo, vale a dire nella durata dell’operazione che si effettua sui mercati finanziari.
Chi fa trading online apre e chiude posizioni in un arco temporale di breve e medio termine, con finalità meramente speculative. Il trader dunque acquisterà e poi rivenderà uno strumento finanziario ad un prezzo più alto e in un lasso di tempo ridotto. L’operazione potrebbe anche essere aperta e chiusa nel giro di pochi secondi. Tale tipo di operatività è chiamata scalping. Il trader che invece apre e chiude le posizioni nell’arco della giornata è chiamato day trader.
Un trader potrebbe decidere di prevedere il rialzo ma anche il ribasso di un sottostante. In quest’ultimo caso egli potrebbe eseguire un’operazione di short selling (vendita allo scoperto) tramite azioni oppure utilizzare degli strumenti derivati che l’industria finanziaria mette a disposizione. Tra gli strumenti derivati più largamente usati da chi lavora su siti di trading ci sono i Futures, i CFD, le Opzioni. Va detto che tali strumenti sono rivolti a traders esperti, in quanto questi strumenti fanno un largo uso della leva finanziaria che a sua volta espone i soggetti a un livello di rischio più elevato.
Per fare trading l’utente avrà bisogno di impiegare molto tempo sullo studio dei prodotti. In particolare, tramite l’analisi tecnica studierà i grafici dalle piattaforme di trading che gli vengono concesse dal broker. Una piattaforma performante e sofisticata è dunque una prerogativa fondamentale per chi fa trading.
Abbiamo visto come il profilo di chi fa trading online presenta i seguenti tratti comuni: trader esperto; dedica una buona parte della giornata all’andamento dei mercati e allo studio dei mercati; è disposto a sopportare lo stress che tale attività gli procura.
A questo punto possiamo andare ad analizzare il significato di investire e quali sono le principali differenze con il fare trading.
Investire in borsa significa acquistare degli strumenti finanziari regolamentati come azioni, ETF o obbligazioni. L’orizzonte temporale d’investimento è di lungo termine. Significa che l’investitore intende detenere tali prodotti per mesi o anni. Egli presume che la loro quotazione salirà nel tempo, così che un giorno potrà venderli realizzando una plusvalenza (capital gain in inglese).
Per ottenere un buon livello di diversificazione, l’investitore potrà decidere di investire in ETF, i quali sono fondi che replicano l’andamento di un settore o di un indice. Chi non possiede abbastanza esperienza per investire autonomamente può affidarsi a consulenti finanziari online (chiamati robo-advisor). I robo-advisor permettono di costruire portafogli di ETF o azioni in base alle caratteristiche del cliente, della sua avversione al rischio e del suo orizzonte temporale.
Abbiamo dunque visto come investire e fare trading siano due attività all’apparenza simili ma che in realtà esprimono due concetti diversi.
Il trader agirà nel breve termine con finalità speculative, laddove l’investitore avrà un orizzonte temporale di lungo termine e si aspetta che il valore del sottostante su cui ha investito aumenti nel tempo. Ogni individuo potrà dunque decidere quale delle due attività intraprendere, in base alla propria esperienza, obiettivi e preferenze.