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Attualità | 12 gennaio 2020, 15:05

Ventimiglia: riparata la pompa guastata all'acquedotto, l'acqua sta tornando a sgorgare dai rubinetti

Ci vorrà ancora qualche ora prima che ritorni ovunque ma il peggio è passato.

Ventimiglia: riparata la pompa guastata all'acquedotto, l'acqua sta tornando a sgorgare dai rubinetti

E’ stata riparata la pompa che si era guastata questa notte a Ventimiglia e che aveva lasciato a secco i rubinetti della città alta e delle zone limitrofe, come la Marina di San Giuseppe.

Il guasto si è verificato alle pompe di sollevamento delle Gianchette, che fanno parte dell’acquedotto della città di confine. In pratica una pompa che provvede a portare l’acqua nella rete della città alta e di altre zone limitrofe si è bruciata e, questa mattina sono state molte le persone che si sono trovate lesenza il prezioso liquido.

Le pompe hanno da poco ripreso a funzionare e l’acqua tornerà pian piano a sgorgare, come sempre all’inizio un po’ torbida ma, fortunatamente, la situazione sta tornando sotto controllo.

Il sindaco Scullino ha tuonato questa mattina, evidenziando la sua delusione su come in questi 7 ultimi anni passati sia stata gestita l'acqua in Provincia di Imperia e quindi anche a Ventimiglia: "Intanto ringrazio gli operai di AIGA, gestiscono in 4 con il direttore tecnico Luciano Cosco e il presidente Sergio Scibilia, una città lavorando sotto organico, senza adeguati mezzi, senza che nessuno si sia mai preoccupato di loro. Adesso possono contare sull'appoggio della mia Amministrazione, ma ormai è tardi, occorre intervenire drasticamente e con investimenti importanti. Sono trascorsi 7 anni in cui, dopo l'avvio del carrozzone di Rivieracqua, mal gestita e mal amministrata, anche AIGA è stata abbandonata al destino dei concordati preventivi, fallimenti preannunciati”.

“Il disastro Rivieracqua – prosegue - ha trascinato a fondo tutto il settore dell'acqua pubblica, sono riusciti a trasformare una miniera d'ora in una cava di carbone. La colpa in buona parte è di quei politici, che in quanto soci attraverso i Comuni della provincia, si sono dimostrati assenti o incapaci di mettere al governo di quella che doveva essere la più importante società pubblica della provincia persone preparate e capaci, anziché trombati o amici senza competenze specifiche. E non mi riferisco certo agli amministratori pubblici dei piccoli comuni ma di quelli che avevano un effettivo peso nelle decisioni della società Rivieracqua. Solo di compensi per professionisti che hanno gestito o gestiscono i concordati preventivi sono stati spesi più di 2 milioni di euro, pazzesco. Spesi per portare i libri in tribunale senza soluzioni serie, abbiamo Rivieracqua, ma anche AIGA, che è piena di debiti e oggi siamo ancora alla ricerca di salvare un morto! Non si comprende perché, a cosa stiano pensando. Meno male che finalmente la Regione Liguria ha nominato un commissario che sperò intervenga velocemente e che risponda anche velocemente alla richiesta che come Comune di Ventimiglia ho avanzato per cercare di salvare AIGA da un disastro preannunciato da anni". 

"Io non voglio essere complice, adesso che sono tornato ad essere il sindaco di Ventimiglia - prosegue - del perdurare di questa incertezza. I fornitori delle società pubbliche devono essere pagati, chiederò nuovamente alla nuova Commissaria di essere sentito. Come fare? La soluzione noi l'abbiamo, ma ci vuole l'interesse del Commissario, la collaborazione di tutti i sindaci, la condivisione dei giudici che gestiscono i concordati, meno burocrazia, la Regione Liguria deve intervenire al nostro fianco".

"La soluzione è tecnicamente complessa ma facile da comprendere - termina Scullino - se si ha coraggio e idee chiare. Quale? Rivieracqua quando ha ottenuto la gestione del ciclo integrato delle acqua della Provincia di Imperia ha redatto un piano degli investimenti per impianti e manutenzione straordinarie della rete idrica, fognaria e dei depuratori. Credo siano circa 140 milioni di euro da investire, coperti con la fissazione di una tariffa unica provinciale. Dobbiamo, tutti i 67 comuni della Provincia, con la Regione, anticipare l'investimento di 140 milioni di euro in opere pubbliche da mettere in prededuzione nei piani concordatari, secondo legge lasciando a fondo perduto il 20% a favore dei fornitori, ben 28 milioni che serviranno per pagare tutti i debiti che la mala gestione passata ha creato. Nel frattempo le imprese del territorio avranno un doppio effetto positivo: il pagamento dei loro crediti e nuovi lavori da eseguire. Di conseguenza, salviamo le imprese, i posti di lavoro e rilanciamo l'economia di tutta la provincia".

Carlo Alessi

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