“Il sindaco ha chiesto un metodo diverso di lavoro, mi sono confrontato con il comandante, il quale ha risposto che non vede il problema e che la legge non prevede l’obbligo per cui gli agenti della Polizia Municipale debbano lavorare in coppia”. Risponde così l’assessore Antonio Gagliano in merito alla vicenda sul cambio dell’ordine di servizio che di fatto abolisce le vecchie pattuglie per ricreare la figura del poliziotto di quartiere, che controllerà la zona di competenza a piedi e da solo.
“Io presumo che con il buonsenso si arrivi sempre a una soluzione. – continua Gagliano - Voglio dire che sono molto vicino agli agenti, li ho sentiti ancora ieri e gli detto di fare le loro rimostranze e che siamo disponibili a un incontro. Al tempo stesso non vedo il motivo di tutto clamore. Purtroppo la coperta è corta e il sindaco ha pensato che in questo modo si potesse controllare meglio il territorio, vista la mancanza di agenti. Come tutte le forze di polizia, anche noi dobbiamo risolvere i problemi con le risorse che abbiamo”.
Gagliano, come del resto già la nota del sindacato S.U.L.P.L. spiega quindi che la decisione sia stata presa dal sindaco. “Lui è il ‘padre’ di tutti noi assessori, quindi, se crede che una cosa possa essere fatta in un certo modo la dispone. Per andare contro di lui dovrei dimettermi, ma non mi sembra questo il caso”.
Da anni si denuncia la situazione che vivono gli agenti, anche in termini di sicurezza. Negli ultimi mesi si registrano due aggressioni, una fisica e una verbale, a due poliziotti municipali stagionali. Mentre ricordiamo tutti l’aggressione in pieno centro al vice comandante Angelo Arrigo, poco più di un anno fa.
“Sono stati aggrediti quando erano in tre. Certo, sarebbe meglio riuscire a pattugliare il territorio con almeno due agenti, purtroppo non è possibile, ma ripeto, con il dialogo sono sicuro che troveremo una soluzione”, conclude Gagliano.