Attualità - 22 dicembre 2019, 15:09

Online in nuovo videoclip dell'artista imperiese Eugenio Ripepi 'Specchi negli specchi'

Il brano anticipa l’uscita del nuovo album 'Roma non si rade', programmata nella prossima Primavera

È fuori il nuovo videoclip di Eugenio Ripepi, “Specchi negli specchi”, che anticipa l’uscita del nuovo album “Roma non si rade”, programmata nella prossima Primavera. È un brano intimo e spirituale, una preghiera laica scritta e musicata da Eugenio Ripepi.

L’arrangiamento è di Marco Reghezza, stimato compositore vincitore di oltre 40 premi internazionali, la cui musica è stata eseguita e trasmessa nelle radio di molti stati. Marco Reghezza dirige in “Specchi negli specchi” l’OpenOrchestra di Imperia, registrata live presso lo Spazio Calvino cittadino dal sound engineer Giovanni Nebbia, che ha poi masterizzato il brano presso l’Ithil World Studio.

Ripepi canta con l’accompagnamento delle voci del Coro Mongioje di Imperia, che nel 2013 ha festeggiato il cinquantennale di attività. Il coro, diretto da Ezio Vergoli, ha partecipato al Dopo Festival di Sanremo e nelle ultime incisioni dei Deproducers di Vittorio Cosma, Max Casacci e Riccardo Sinigallia.

Il video è prodotto da Ithil Factory e diretto da Cagliostro, alla seconda collaborazione con Ripepi dopo il video “Sei mattina”, uscito la scorsa estate.


 

Le riprese sono ambientate nella suggestiva chiesa parrocchiale antica di San Nicolò a Bajardo, piccolo comune nell’imperiese dove sono registrate testimonianze di insediamenti risalenti a più di 2000 anni fa. La chiesa, che pare ospitasse antichi riti dei Druidi, è citata per la prima volta in un documento del 1245, con un primo impianto risalente all'architettura romanica e poi reinterpretato in stile tardo gotico nel corso del XV secolo e ancora in chiave settecentesca. Nel 1887 un terremoto provocò il crollo della copertura causando la morte di 216 fedeli sulle 220 vittime accertate a Bajardo. Tra i ruderi si possono scorgere le vestigia dell'antico castello medioevale, delle colonne del tempio romano e una stele celtica. Dal piazzale antistante la chiesa si gode un panorama tra la costa ligure e francese a sud, mentre a nord la vista spazia sulle Alpi Marittime.

C.S.