Nonostante poco più di una settimana fa abbia partecipato alla marcia organizzata dal sindaco di Milano Beppe Sala a sostegno di Liliana Segre, il sindaco di Imperia Claudio Scajola ha negato la cittadinanza onoraria alla senatrice.
Lo ha fatto con un discorso dopo la presentazione della mozione presentata dal capogruppo Pd Fabrizio Risso, in cui sostanzialmente il primo cittadino ha detto che pur riconoscendo l'enorme valore della senatrice a vita, come esempio di testimonianza dell'abominio dei campi di sterminio, Liliana Segre "non ha rapporti con Imperia. La cittadinanza è un'altra cosa".
"Sono in difficoltà, - ha ammesso Scajola - apprezzo lo stile, il modo di esprimersi e l'eleganza del consigliere Risso. Condivido il suo discorso, la storia della mia vita e di mio papà è una storia contro il nazifascismo. Che mi ha insegnato che la ricerca della pace sociale è il primo compito in qualunque modo si svolga attività pubblica".
"Bisogna avere la capacità di vedere gli atteggiamenti e modi portati avanti da cattivi maestri inconsapevoli e ignoranti, che tracciano il cammino di schiocchi che esprimono le opinioni sui social network".
Il primo cittadino ha spiegato il perché della sua partecipazione alla marcia di Milano.
"Volevo, nel bene o nel male, che fosse chiaro che l'apprezzamento verso la Segre e il disprezzo verso chi contesta quei valori doveva essere esibito.
L'idea del sindaco Sala e di Anci ha portato 40 e più sindaci, una bella occasione per conoscere sindaci di comuni più piccoli. Tanti non li conoscevo, anche se loro conoscevano me. Ho apprezzato lo stile con cui si è svolta la manifestazione, senza bandiere, gonfaloni e discorsi. Nessuno ha strumentalizzato l'iniziativa.
Sala ha parlato trenta secondi per presentare la Segre che emozionata ha letto pochi minuti frasi molto belle. Io sarei felice che venisse ad abitare a Imperia che venisse qui a tenere una conferenza. Nonostante la sua età ha ancora un'ottima dizione e intelletto lucidissimo. Nel tempo, testimoni dell'orrore dei campi di sterminio sono rimasti pochi, prima o poi non ci saranno più"..
"L'altra sera - continua - ho visto una trasmissione con Benigni, sono state proiettate le immagini de La vita è bella. Più di tante parole potrebbe essere bello prendere l'iniziativa e organizzare una proiezione di quel film, perché secondo me tanti giovani non lo conoscono.
"La cittadinanza onoraria è un'altra cosa. Ho parlato con il consigliere Risso ma credo che si debba operare alla coesione e sollevare dal rischio di accusa di conformismo e strumentalizzazione. Segre, l'ha ricordato il consigliere non ha rapporti con Imperia. Non so se sappia che esista, non credo sia una cosa che rientri in un contesto di cittadinanza onoraria.
Non vorrei un titolo dice si dice che si nega la cittadinanza a Liliana Segre, che io apprezzo e stimo. È una donna eccezionale per quello che riesce a comunicare senza parole di odio. Non so quanti potessero mantenere un tale atteggiamento di serenità. Un grandissimo personaggio.
I comuni non devono fare a gara a darle la cittadinanza, lei stessa non potrebbe ritirarla. Preferirei che si facessero altre iniziative, scriverò alla Segre e chiederle se fosse possibile venire da noi a testimoniare il suo insegnamento di vita. Così come cercheremo di proiettare il film di Benigni".
Scajola ha proposto a Risso il ritiro della mozione, promettendo l'impegno a organizzare l'incontro con la senatrice, ricordando il recenti voto alla mozione sulle pietre di inciampo e quello di questa sera sull'altra mozione di Risso, sulla costituzione di una commissione contro l'odio, iniziativa portata avanti in Senato proprio da Liliana Segre.
Risso ha risposto che pur apprezzando l'intervento di Scajola e il suo impegno per "lavorare nel segno della memoria", non avrebbe ritirato la mozione. "Il nostro intento è quello di dare un abbraccio ideale di una comunità a una donna, tra le ultime testimoni di un'immane tragedia, dirle 'Imperia ti è vicina'".
Risso nel corso del suo intervento ha chiarito di non aver voluto strumentalizzare la vicenda e che la stessa Liliana Segre ha apprezzato l'iniziativa come scritto da lei stessa in una mail inviata al consigliere.