Che il cantiere per la rotonda della Foce sia in ritardo è ormai un dato di fatto. Più volte i diretti responsabili hanno spiegato le ragioni, ma ai sanremesi (anche comprensibilmente) poco importa dei tecnicismi: vogliono vedere realizzata l’opera che il quartiere attende da decenni.
L’argomento, ormai un cardine anche della narrazione politica locale, è stato risollevato anche durante l’ultima seduta del consiglio comunale. La presentazione del restyling del porto e delle linee di mandato 2019-2024 è stata l’occasione buona per sentire, dai banchi dell’opposizione, nuove accuse sui tempi per la realizzazione della rotonda, attacchi ai quali il sindaco Alberto Biancheri ha risposto con ironia. “Vi chiedo scusa se dopo oltre 10 anni di attesa ora siamo 5 mesi in ritardo” ha dichiarato nella sua risposta.
Se è vero che il cantiere è in ritardo di alcuni mesi, è anche vero che la città e il quartiere della Foce attendevano la rotonda da molti anni. Qualche anziano del quartiere dice addirittura dagli anni ’70. Ora si spera che il cantiere possa avere l’accelerata che tutti auspicano per andare spedito verso la conclusione e donare alla Foce non solo un’infrastruttura utile per il traffico, ma anche uno spazio per vivere meglio la città anche muovendosi a piedi.