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Attualità | 02 dicembre 2019, 14:52

Sanremo: via Duca D’Aosta chiusa al traffico, in settimana le verifiche sui sensori poi gli eventuali contatti con RCS per la prossima Milano-Sanremo

Gli strumenti davano valori allarmanti sul movimento del terreno e, così, il Comune ha scelto di chiudere la strada per precauzione

Via Duca D'Aosta chiusa al traffico

Via Duca D'Aosta chiusa al traffico

Dopo la chiusura decisa nello scorso fine settimana, il Comune ha iniziato tutte le verifiche necessarie per capire con la massima precisione cosa sta succedendo al terreno della collina in zona La Vesca. I sensori anti-frana hanno restituito dati a dir poco allarmanti con valori schizzati anche due volte oltre il limite massimo di allerta. Gli uffici del Comune hanno quindi optato per l’immediata chiusura a titolo precauzionale, ma le verifiche dei prossimi giorni daranno risposte maggiormente accurate.

I sensori davano valori sballati, giovedì è stato fatto un intervento per capire, sono stati riparametrati e alcuni sono schizzati - ha dichiarato il dirigente del Comune di Sanremo Danilo Burastero rispondendo alla domanda del consigliere comunale Sergio Tommasini durante la riunione della prima commissione - non sappiamo se c’è stato un errore o se davvero ci sono stati spostamenti. I valori sono due volte oltre il massimo, ma il muro risulta fermo”.

Ma ora c’è anche il nodo della Milano-Sanremo. L’inizio della strada, all’incrocio con l’Aurelia, è infatti l’inizio del mitico ‘Poggio’, la salita che ha fatto la storia della classicissima di Primavera. Proprio per questo in settimana il Comune effettuerà tutte le verifiche necessarie sulla strada e, successivamente, avvierà i contatti con RCS Gazzetta dello Sport (organizzatore della Milano-Sanremo) per discutere di eventuali piani-b per la gara del prossimo marzo.

Quanto costerebbe sistemare la strada e metterla in sicurezza? Stando al progetto in possesso del Comune l’intervento ammonterebbe intorno agli 8 milioni e mezzo di euro, due dei quali potrebbero essere investiti da Anas, mentre per il resto è stata chiamata in causa la Regione. Da Genova, sempre stando a quanto si apprende dal Comune, sarebbe però partito il consiglio ci cercare finanziamenti con i fondi per l’emergenza.

L’unica buona notizia è il mancato movimento del muro. L’ingegnere del Comune Danilo Burastero ha infatti riferito come, a fronte dei dati forniti dai sensori, il muro di contenimento non abbia subito spostamenti. Voci (al momento non supportate da conferme tecniche) riferiscono anche di movimenti del terreno dall’altro versante su Valle Armea. Maggiori certezze arriveranno nei prossimi giorni dopo le verifiche del caso.

Pietro Zampedroni

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