Attualità - 02 dicembre 2019, 18:45

Imperia: vertice in provincia per la conta dei danni del maltempo, Abbo "Oltre cinque milioni di euro per i primi interventi" (Foto e video)

Adorno: "Non abbiamo bisogno di colpi di spugna, ma di azioni concrete. 33 sfollati saranno ospitati a Pieve di Teco in un campo di prima emergenza"

"Prima degli ultimi avvenimenti, avevamo fatto un milione di euro di schede per quanto riguarda la viabilità provinciale a cui vanno aggiunti altri due interventi da 200-300mila euro. Ci sono poi altri interventi di carattere comunale, si parlava di una stima complessiva di 4-5 milioni di euro". Questo il quadro d'insieme per i danni causati dal maltempo alla provincia di Imperia tracciato dal suo presidente, Domenico Abbo, a margine dell'odierna riunione con il Prefetto Alberto Intini, le forze dell'ordine locali, l'ingegner Vergante tecnico regionale e i sindaci coinvolti direttamente nell'emergenza.

"Le criticità restano, abbiamo Rocchetta Nervina su cui c'è la problematica di dotare il paese di una strada, di un nuovo collegamento che potrà essere un ponte in ferro o una variazione dell'attuale strada pedonale che potrebbe essere allargata - ha detto Abbo. Ovviamente si tratta di una soluzione provvisoria in attesa di realizzare e recuperare la strada. La più grossa criticità giunta nelle ultime ore è la situazione di Cenova che si è ulteriormente aggravata. Ho visto il sindaco abbastanza scoraggiato, ha elencato quelle che sono le valutazioni da fare, so che c'è stata l'evacuazione di tutti gli abitanti di questa piccola frazione.

Su altre zone la situazione è un po' migliorata, diceva al sindaco di Pieve di Teco che si trova in una situazione abbastanza positiva, sono intervenuti, stanno lavorando. Poi c'è Aquila d'Arroscia che presenta una criticità, vedremo se operare con la somma urgenza o proseguire con i finanziamenti della Regione aperti in questi ultimi giorni. Ospedaletti e Bordighera hanno relazionato sullo stato degli sfollati perché hanno avuto qualche famiglia che ha dovuto lasciare l'abitazione. Per quanto riguarda Ospedaletti, compreso il sindaco, è già rientrato. Senz'altro è una situazione che va monitorata con grande attenzione. Abbiamo avuto ultimamente solo allerta gialla, ma le precipitazioni di questa notte e di ieri hanno causato ulteriori danni, oramai il terreno è saturo di acqua e quindi è sempre in completo smottamento. Giampedrone ha mandato l'ingegner Vergante che ha dato le varie indicazioni per procedere quanto prima e sanare le situazioni più incombenti”.

Per quanto riguarda una stima dei danni, il presidente spiega: "Noi, prima degli ultimi avvenimenti, avevamo fatto un milione di euro di schede per quanto riguarda la viabilità provinciale a cui vanno aggiunti altri due interventi di 200-300mila euro. Poi ci sono altri interventi di carattere comunale, si parlava di una stima complessiva di 4-5 milioni di euro. Solo Ospedaletti diceva che ne ha più di un milione di euro. L'assessore Giampedrone oggi è a Roma, siamo in attesa che il consiglio dei ministri dichiari lo stato di calamità. Noi adesso stiamo conteggiando i danni e poi aspettiamo i finanziamenti, che se basteranno non lo possiamo dire ma copriranno le somme urgenze che sono necessari. Su Cenova il discorso va oltre la somma urgenza, perché ci sarebbe da tentare di fermare la frana di tutto il versante per cui bisognerebbe fare opere di consolidamento ben superiori, quindi di valore notevole”.

Un quadro preoccupante che si è ulteriormente aggravato a pochi minuto dallo stesso vertice del pomeriggio con l'evacuazione totale di Cenova, frazione di Rezzo, così commentata dal sindaco Renato Adorno: "Purtroppo quello che temevamo è accaduto. Il bombolone del gas si è spostato, essendo nel tragitto della frana, ed è dunque troppo pericoloso rimanere lì in zona. Abbiamo allora deciso di far evacuare tutta la popolazione. Porteremo tutti a Pieve di Teco dove abbiamo allestito un centro di prima accoglienza per poterli fare mangiare e dormire, nei prossimi giorni capiremo come comportarci.
C’è la volontà di darci una mano, anche da parte della Regione. Il Governo non ha ancora confermato lo stato di calamità, ma sembra che lo farà in settimana. Tutti ce lo auguriamo perché un paese come Rezzo non può in tre anni avere due calamità del genere e farle passare come se niente fosse. Non abbiamo bisogno di colpi di spugna, ma di cose serie e concrete e siamo determinati ad arrivare fino in fondo
".

Presente al vertice anche Alessandro Alessandri sindaco di Pieve di Teco, capoluogo della valle Arroscia anch'esso duramente colpito soprattutto in frazione Calderara: "Mentre stiamo già riparando i nostri danni cerchiamo anche di essere solidali aiutando gli abitanti di Cenova che in questo momento sono fuori casa per questa frana. Li ospiteremo per i prossimi giorni e fino a quando ce ne sarà necessità.

Piano piano sta partendo tutta la macchina edilizia per il ripristino dei danni e cerchiamo anche per gli sfollati di Calderara di dare loro quantomeno un segnale psicologico facendo vedere che interveniamo. C’è infatti anche il problema di non sentirsi abbandonati. Noi non vogliamo che sia così, ma anzi che i nostri concittadini possano essere tranquilli e sereni perché chi è dovuto uscire da casa ha già avuto un trauma enorme, cerchiamo di dare loro un segnale di speranza.

Abbiamo una stima di massima che si aggira intorno ai tre milioni di danni, ho già firmato circa un milione e mezzo di somme urgenze tra grandi e piccole. Spero che arrivi subito lo stato di emergenza. Abbiamo agito immediatamente fiduciosi nello Stato e nella Regione che era presente oggi con l’ingegner Vergante che ha chiesto 90 milioni per la Liguria di somme urgenze, da anni non c'era una situazione del genere che coinvolge noi, tutto il savonese e il genovese. Speriamo che il Governo si attivi immediatamente e metta a disposizione i primi fondi per poter pagare le ditte".

Lorenzo Bonsignorio