Sarà presentato oggi pomeriggio alle 17 alla Biblioteca Civica Aprosiana di piazza Bassi 1, a Ventimiglia, il libro “Il mondo un una scuola”. L’incontro pubblico è organizzato dall’Associazione culturale XXV Aprile di Ventimiglia e dal Centro di Documentazione Logos di Savona.
Il volume raccoglie le testimonianze date dai migranti che frequentano le scuole di italiano per stranieri (informali e basate unicamente sul volontariato) organizzate presso alcuni circoli operai di Genova e Savona. Sono racconti sulla vita nei vari paesi di origine e sui viaggi, talvolta terribili, affrontati per arrivare in Italia.
Nell’introduzione al libro troviamo le ragioni ideali che hanno ispirato il lavoro di raccolta: “quelle donne e quegli uomini sono nati in altri continenti, parlano lingue diverse dalla nostra, hanno tradizioni differenti, eppure li troviamo ogni giorno al nostro fianco nei luoghi di lavoro e i loro figli vanno a scuola o all’università insieme ai nostri”. Le ragioni della solidarietà e dell’accoglienza, al di là di ogni differenza, verso chi sempre più entrerà a far parte del mondo.
Nel libro vengono analizzate anche le diverse “rotte” seguite dai flussi migratori (iberica, balcanica, mediterranea, ecc.) dandoci una attenta visione d’assieme delle migrazioni e delle connessioni sociali ed economiche comuni che in tutto il mondo li caratterizzano.
L’incontro sarà anche l’occasione per approfondire ulteriormente la situazione della frontiera di Ventimiglia assurta a famigerato simbolo di violenza, di oppressione e di negazione per le persone migranti dell’esigibilità del diritto alla libertà di movimento anche per migliorare le loro condizioni di vita e di lavoro.
Con Giuseppe Famà, nelle vesti di moderatore, e Fabio Gallesio, che illustrerà i contenuti del libro, numerose voci interverranno ad arricchire la discussione: Bruno Dantilio dell’ANPI, Ciro Galasso (AUSER Ventimiglia), Kalid Rawash (ARCI Imperia), Christian Papini (Caritas intemelia), Theresa Maffeis (Association pour la démocratie, Nizza), Pia Orsini (A.I.Fo. - P.E.N.E.L.O.P.E.) e l’esperto di diritto dell’immigrazione Jacopo Colomba. Porteranno infine la loro testimonianza Johannes Nirayo, mediatore culturale eritreo, Mamadou Telly Koulemou, migrante della Guinea-Conakry.
Al termine seguirà il dibattito.
L’ingresso è libero.