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Attualità | 14 novembre 2019, 15:31

Genova: presentati questa mattina i risultati della campagna contro l'ictus P.R.E.S.T.O. (Video)

L'assessore Viale: "Trattandosi di una patologia tempo-dipendente, l'obiettivo è evitare il più possibile ritardi nelle fasi del percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale"

Genova: presentati questa mattina i risultati della campagna contro l'ictus P.R.E.S.T.O. (Video)

In Liguria sono 4.500 i nuovi casi di ictus cerebrale ogni anno: è quindi necessario aumentare la consapevolezza della popolazione sui sintomi e sull'urgenza di recarsi, tramite il 112, nei Centri dedicati per favorire un intervento tempestivo.

La più importante variabile che può determinare l'esito della terapia dopo un ictus ischemico è, infatti, rappresentata dal tempo tra l'esordio clinico e l'intervento medico (Onset to door). Le linee guida americane, europee e italiane raccomandano l'implementazione di "Public Education Program on Stroke", di quei progetti educazionali, cioè, rivolti a migliorare la consapevolezza dei sintomi dell'ictus e la necessità che la popolazione si rivolga al Numero Unico dell'Emergenza (in Liguria il 112) in caso di sospetto.

La risposta immediata ai sintomi dell'ictus da parte di una vittima di ictus o di uno spettatore è il primo e più critico passo per diminuire i tempi tra l'insorgenza e il trattamento e, di conseguenza, per poter avere trattamenti efficaci per l'ictus acuto. Per aumentare la consapevolezza dell'ictus nella popolazione sono state realizzate in tutto il mondo diverse campagne, ma il loro impatto non è chiaro. A causa degli studi metodologici divergenti è difficile confrontare l'efficacia di tutte le campagne esplorate: questo ha senz'altro stimolato la 'nostra curiosità' e abbiamo voluto valutare la situazione ligure e genovese, primi nel nostro Paese.

A presentare i risultati dello studio è stato oggi Massimo Del Sette, direttore della struttura complessa di Neurologia dell'EO ospedali Galliera, presidente di A.L.I.Ce. Liguria Onlus e vice Presidente della Società Italiana Neurologia SIN. Al suo fianco la vicepresidente e assessore regionale alla Sanità Sonia Viale e il Direttore di Alisa Walter Locatelli. Presenti anche il presidente di Fondazione CARIGE Paolo Momigliano e Nicoletta Reale, presidente nazionale dell'Associazione per La lotta all'Ictus Cerebrale A.L.I.Ce. Italia ODV e dell'Osservatorio Ictus Italia.

La campagna informativa regionale P.R.E.S.T.O. (acronimo di Perdere forza, Riduzione vista, Esprimersi, Sorridere, Tempo, Ospedale), che si è conclusa il 31 maggio scorso, ha avuto la durata di 16 mesi e si è articolata in tre fasi: la prima ha avuto l'obiettivo di rilevare i tempi di accesso ai Pronto Soccorso e alle Neurologie dell'area metropolitana; la seconda fase (terminata il 31 gennaio 2019), prevedeva la diffusione di messaggi sui sintomi dell'ictus, attraverso vie istituzionali, organi di stampa, Tv, radio, web ecc.su tutto il territorio regionale; nella terza fase, tra il 1 febbraio e il 31 maggio 2019, è stato effettuato il secondo rilievo dei tempi di accesso ai Pronto Soccorso e alle Neurologie della medesima area metropolitana genovese per valutare le differenze nei tempi di accesso e negli effetti delle terapie dell'ictus ischemico, confrontando i due periodi pre-campagna e post-campagna.

Il 31 maggio si è conclusa anche la raccolta dati per verificare l'impatto della campagna educazionale nel migliorare i tempi di cura. Durante tutte e tre le fasi è proseguita la raccolta dati del Sistema di Sorveglianza "Passi", già in atto in tutte le Asl liguri, che si giova del supporto e dell'assistenza di un coordinamento centrale, a cura dall'Istituto Superiore di Sanità (ISS). La sorveglianza Passi si caratterizza come una sorveglianza in sanità pubblica che raccoglie, in continuo e attraverso indagini campionarie, informazioni dalla popolazione italiana adulta (18-69 anni) sugli stili di vita e fattori di rischio comportamentali connessi all'insorgenza delle malattie croniche non trasmissibili e sul grado di conoscenza e adesione ai programmi di intervento che il Paese sta realizzando per la loro prevenzione. I dati del 2019 saranno disponibili dalla primavera 2020.

Terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, prima di invalidità e seconda di demenza, l'ictus cerebrale è una patologia grave e disabilitante che in Italia colpisce circa 150.000 persone ogni anno.

"È importante — afferma la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale — diffondere la conoscenza dei sintomi dell'ictus: più noi e chi ci circonda siamo in grado di riconoscere i segnali sospetti, più celere sarà il soccorso e quindi l'intervento dei medici, che potranno avviare il percorso terapeutico e assistenziale più idoneo. Trattandosi di una patologia tempo-dipendente, l'obiettivo è evitare il più possibile ritardi nelle fasi del percorso diagnostico-terapeutico e assistenziale, che potrebbero pregiudicare gli esiti della terapia. Il dato assolutamente positivo è che la Liguria è la Regione più virtuosa per numero di trattamenti effettuati nei casi di ictus ischemico, in rapporto alla popolazione".

Redazione

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