La Società Italiana dei Francesisti, Sezione di Sanremo, promuove un ciclo di film in lingua originale francese con sottotitoli in italiano.
Spiegano dalla SIDEF: "Si inizia lunedì 21 ottobre 2019 al Cinema Centrale Tabarin con proiezioni alle ore 16.30 - 19.30 - 21.30. Nei mesi di Novembre, Dicembre e Gennaio 2020 seguiranno sempre al Lunedì al Tabarin con stessi orari, altri tre film con date da precisare.
Si inizia bene con il film diretto da Gilles Lellouche, 'Le Grand bain', una commedia drammatica che tratta di sette uomini 'disperati' (senza lavoro e/o con problemi vari) che tentano di riprendere gusto alla vita preparandosi al campionato mondiale di nuoto sincronizzato di Norvegia.
In uno stile che può fare pensare a 'The Full Monty' (il film sui disoccupati inglesi che diventano spogliarellisti), questo lungometraggio si svolge nel nord della Francia (Ch'tis) dove la lingua francese assume accenti divertenti per gli altri francesi, ma il film fa nello stesso tempo ridere e riflettere.
Un gruppo di quarantenni, tutti sull'orlo di una crisi di mezza età, decidono di formare, per la prima volta in assoluto nella piscina locale, una loro squadra di nuoto sincronizzato per uomini. Affrontando lo scetticismo e il senso di ridicolo che li avvolge e allenati da una ex campionessa che cerca di risollevarsi, il gruppo si imbarca in questa improbabile avventura e, durante il percorso, ognuno di loro ritrova un po' di autostima e riesce a imparare molto sia su se stesso sia sugli altri.
Un 'dream team' ostinato a riuscire in una disciplina ad assoluto appannaggio delle donne. Sfidando l'immaginario collettivo, il nuoto sincronizzato non è mai associato agli uomini, Lellouche firma un film generoso e inventivo che non ha paura di fare i conti col corpo che cambia e coi bilanci inclementi dell'età.
Il 'Grand Bain' è un’opera corale, con molti protagonisti, cui Mathieu Amalric, Benoît Poelvoorde, Guillaume Canet, Jean-Hughes Anglade, Philippe Katherine, Félix Moati... che hanno saputo scambiarsi benissimo i vari ruoli. Da vedere assolutamente perché la sua positività è comunicativa… molto meglio di un'antidepressivo!".