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Eventi | 30 settembre 2019, 08:39

'Fondamenta': arriva nella nostra regione il progetto della Federazione Italiana Teatro Amatori per giovani tra 18 e 30 anni

Da mercoledì 9 a venerdì 11 ottobre (con un evento pubblico conclusivo nel pomeriggio) nella sede dell’Istituto Pavoniano Fassicomo, in via Imperiale 41 a Genova

'Fondamenta': arriva nella nostra regione il progetto della Federazione Italiana Teatro Amatori per giovani tra 18 e 30 anni

Tappa in Liguria per “Fondamenta”, il progetto che la Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) rivolge a giovani tra i 18 e i 30 anni, già attivi in ambito sociale o interessati alla materia, coinvolgendo enti pubblici e realtà operative nel settore.

Da mercoledì 9 a venerdì 11 ottobre (con un evento pubblico conclusivo nel pomeriggio) nella sede dell’Istituto Pavoniano Fassicomo, in via Imperiale 41 a Genova, sarà proposto un workshop gratuito sull’uso del linguaggio teatrale in situazioni di disagio o di fragilità, realizzato dalla Federazione nazionale in stretta collaborazione con Fita Liguria e con l’Associazione Consulta Diocesana per le attività a favore dei minori e delle famiglie O.N.L.U.S. come partner istituzionale. 

Il workshop sarà articolato in diciotto ore complessive distribuite in moduli di carattere informativo/esperienziale, di didattica frontale e in forma laboratoriale, affidati a Biagio Graziano, educatore musicale e teatrale ed esperto di tecniche di educazione attiva, e Matteo Corbucci, docente di Pedagogia sperimentale all’Università di Roma “Sapienza”. Chi fosse interessato a candidarsi può contattare Fita Liguria entro sabato 5 ottobre, chiamando il 338 5887041 (presidente regionale Giovanni Cepollini) o scrivendo a presidenza@fitaliguria.it.

I partecipanti dovranno raggiungere con mezzi propri il luogo di svolgimento del workshop; l’alloggio (solo per i residenti oltre i 30 km) e il vitto saranno a carico dell’organizzazione. 

Il progetto “Fondamenta – Una rete di giovani per il sociale” sta attraversando l’Italia dall’ottobre dello scorso anno, suscitando vivo interesse da parte delle istituzioni e delle realtà attive nel sociale ed entusiasmo da parte dei giovani ai quali si rivolge, siano essi operatori nel settore dell’assistenza, o attivi in ambito teatrale o semplicemente interessati alla materia. Realizzato da Fita con l’Associazione Nazionale di Azione Sociale (Anas) e il Comitato Fita di Pordenone come partner, è reso possibile dal finanziamento ottenuto dalla Federazione vincendo un apposito bando del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

"Partecipiamo a questo progetto – commenta Fabio Gerosa, direttore tecnico dell’Associazione Consulta Diocesana per le attività a favore dei minori e delle famiglie O.N.L.U.S. – perché da sempre riteniamo che l’educazione all’arte e al bello sia uno degli strumenti più potenti per affiancare nella crescita i nostri ragazzi, che nella loro fragilità non ne hanno solo bisogno ma anche diritto. Per i nostri formatori sarà un’esperienza utile per accrescere la propria competenza in materia, perfezionandola in maniera più professionale; ma sarà senz’altro preziosa anche a livello personale e per gestire il burnout dell’ambiente in cui agiscono. In questa prima esperienza saranno coinvolti 21 dei nostri 130 operatori, ma potrebbe essere l’inizio di un’azione sistematica a più ampio raggio". 

"Di regione in regione – commenta Carmelo Pace, presidente nazionale Fita – il nostro progetto arriva in Liguria, preparandosi ad un’edizione che certamente lascerà un segno molto positivo in un territorio ad alta densità e vivacità teatrale come questo. Il nostro obiettivo in terra ligure, quindi, sarà duplice: da un lato, come sempre, offrire ai giovani un’occasione di crescita concreta e di qualità; dall’altro sottolineare come il nostro fare teatro non si limiti al solo, per quanto importante, intrattenimento, ma possa davvero rappresentare un significativo valore aggiunto per la società".

"Anche nella nostra regione – aggiunge Giovanni Cepollini, presidente Fita Liguria – da diversi anni Fita è impegnata attivamente nella promozione e nell’utilizzo dello 'strumento' teatro in ambito sociale, che si dimostra particolarmente incisivo nel sensibilizzare i soggetti coinvolti: la possibilità di interpretare un personaggio, l’essere costretto ad immedesimarsi nel ruolo, il dover comprendere le frustrazioni, i sogni e le speranze del personaggio fanno del teatro, infatti, una palestra di esperienze ed emozioni. Mi aspetto una buona risposta da parte dei giovani liguri, appassionati di teatro o interessati all’ambito sociale".

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