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Eventi | 27 settembre 2019, 10:38

Imperia: storie di scout, il 1° e 2 ottobre al Cinema Centrale la proiezione del film 'Aquile Randagie'

L’iniziativa è promossa dai gruppi scout Imperia 1, Imperia 2, Costa Balene e dal Gruppo Masci Imperia che invitano i propri associati e tutti gli interessati a condividere la proiezione che sarà preceduta da una breve introduzione storica sulle vicende che hanno caratterizzato quel particolare periodo storico, con alcuni riferimenti alle realtà giovanili scout dei nostri luoghi.

Imperia: storie di scout, il 1° e 2 ottobre al Cinema Centrale la proiezione del film 'Aquile Randagie'

Il 1° e 2 ottobre, al Cinema Centrale di Imperia, verrà proiettato il film ‘Aquile Randagie’, un film che racconta la storia di un gruppo di ragazzi scout durante il ventennio fascista, quando tutte le associazioni giovanili, compresa l’associazione scout italiana, vennero chiuse per decreto del duce.

L’iniziativa è promossa dai gruppi scout Imperia 1, Imperia 2, Costa Balene e dal Gruppo Masci Imperia che invitano i propri associati e tutti gli interessati a condividere la proiezione che sarà preceduta da una breve introduzione storica sulle vicende che hanno caratterizzato quel particolare periodo storico, con alcuni riferimenti alle realtà giovanili scout dei nostri luoghi. Il 9 aprile 1928 lo scautismo fu dichiarato soppresso dal Consiglio dei ministri. Ma un gruppo di ragazzi disse no...Si chiamavano Aquile randagie. Ragazzi dei gruppi scout di Milano e Monza continuarono a svolgere attività scout in clandestinità.

Usando messaggi in codice e cifrati per non venire scoperti, quei ragazzi continuarono a ritrovarsi, utilizzando la Val Codera (provincia di Sondrio), per le attività clandestine, i campi estivi, i fuochi serali. Li guidavano Andrea Ghetti, del gruppo Milano 11, detto Baden, e Giulio Cesare Uccellini, capo del Milano 2, che prenderà il nome di Kelly, e che ebbe anche il soprannome di Bad Boy, affibbiatogli da J.S. Wilson, all'epoca direttore del Bureau Mondiale dello Scoutismo. Il fascismo non li ignorò: Kelly fu pestato a sangue da una squadraccia, in una notte d’autunno, e ci rimise l’udito da un orecchio.

Ma questo non bastò a fermare le Aquile. Dopo l'8 settembre 1943, insieme a Don Giovanni Barbareschi e ad altri parroci milanesi, diedero vita all'OSCAR (Organizzazione Scout Collocamento Assistenza Ricercati) che si impegnò in un'opera di salvataggio di perseguitati e ricercati di diversa nazione, razza, religione, con espatri in Svizzera attraverso i boschi e i monti che nessuno conosceva meglio di loro. Il loro servizio si concluse proteggendo la vita, a guerra finita, ai persecutori di ieri, salvando per quegli stessi sentieri gerarchi nazisti che furono consegnati alle autorità svizzere per avere un giusto processo, dalla giustizia degli uomini. E’ la loro storia che vogliamo raccontare. Una storia di coraggio, di paura, di fedeltà e di ribellione. Perché cambiare il mondo si può.

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