Sono oltre 50 le candidature arrivate da tutta Italia per diventare l’insegnante dell’asilo di Molini di Triora. E’ questo il dato più significativo emerso a pochi giorni dall’appello lanciato dal piccolo borgo della valle Argentina, sul rischio chiusura della scuola dell’infanzia se non si fosse trovata una maestra o un maestro entro il 28 settembre (LEGGI LA NOTIZIA).
L’asilo gestito dalla fondazione Antonio Caldani è risultato molto interessante tanto da avere quasi un esubero di richieste per questo posto di lavoro. “E’ proprio così - conferma Daniela Bracco, consigliere comunale di Molini di Triora, con delega alle scuole - L’appello ha avuto successo. Abbiamo ricevuto proposte dall’Emilia Romagna, dalla Calabria, dalla Basilicata, dal Piemonte, dal Lazio e ovviamente dalla provincia di Imperia. Tanti i giovani ma purtroppo spesso non in possesso dei requisiti previsti dalla Legge e quindi abbiamo dovuto rifiutare queste domande”.
Infatti, per potersi candidare come insegnante occorre avere o il diploma magistrale o il diploma di liceo Socio-Psico-Pedagogico conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 (DM 10 marzo 1997) oppure la laurea in Scienze della formazione primaria (titolo abilitante all'insegnamento art.6, Legge 169/2008). “Sulla base di questi requisiti stiamo abbiamo già fatto una prima selezione” - spiega Daniela Bracco in qualità anche di membro della commissione che si occuperà di trovare il nuovo docente per la scuola dell’infanzia. Questo organo deciderà in modo collegiale tra i tanti curriculum ricevuti e valutando anche altri aspetti importanti. “Cerchiamo persone che garantiscano prima di tutto continuità lavorativa e che abbiano voglia di scoprire il nostro territorio e la natura che ci circonda” - afferma.
“Abbiamo visto tanti curriculum vitae interessanti. - prosegue - Abbiamo chiamato i candidati e gli abbiamo spiegato esattamente che tipo di scuola sia l’asilo di Molini e quello che offre il territorio. Abbiamo trovato persone interessate, senza particolari legami famigliari e con una grande propensione a spostarsi”.
Chi è il candidato tipo? “Tutti sono stati colpiti dall’appello di questo paesino dell’entroterra e da questa scuola che ha un giardino, un orto e la fattoria didattica. Si tratta di persone disposte anche a cambiare vita, lasciando un incarico nel pubblico per tornare al privato o che vorrebbero abbandonare la città per trasferirsi in montagna. Mi spiace soltanto che fino ad ora non siano arrivate candidature da persone con una famiglia. L’arrivo di un nuovo nucleo famigliare rappresenterebbe una crescita per questo paese” - conclude Daniela Bracco.
Dopo una prima giornata di selezioni, la commissione proseguirà con i colloqui anche per i prossimi giorni. Il nuovo insegnante sarà scelto a stretto giro. Quindi tutto lascia intendere che sia ormai scongiurata l’ipotesi chiusura. Una buona notizia per i 6 bambini dell’asilo di Molini e per le loro famiglie.