Attualità - 18 settembre 2019, 07:14

Piante innovative a Bordighera: nell’orto di un grande appassionato pomodori e zucche che crescono senz’acqua (Foto)

Siamo andati a trovare Enzo Barletta e davanti ai nostri occhi tutto corrispondeva a ciò che ci aveva anticipato per telefono.

La nuova coltivazione si trova in una zona di Bordighera facilmente raggiungibile, ma contrariamente alle aspettative, in un luogo arido e completamente secco, privo di umidità, colpito dall’alba al tramonto dal sole e soprattutto privo di acqua. Siamo andati a trovare Enzo Barletta e davanti ai nostri occhi tutto corrispondeva a ciò che ci  aveva anticipato per telefono.

Enzo è un appassionato che, nel suo orto è riuscito a far nascere e crescere ortaggi senza l’apporto dell’acqua. Quando è iniziata la sua passione per questo tipo di coltura? ”Da una decina d'anni, mi sono appassionato della coltivazione di ortaggi, e curare le poche centinaia di metri quadrati di terra  attorno a casa mi hanno sempre dato grandi soddisfazioni , fino a quando non sono venuto a conoscenza di semi di alcuni ortaggi che potevano dare molti frutti anche in assenza di acqua ,la notizia mi incuriosì,  ed insieme ad un mio amico  Giancarlo Lorenzi di Grimaldi abbiamo iniziato , questa avventura”.

Quali sono i prodotti che coltiva con piena soddisfazione? “Nella mia produzione, che è esclusivamente familiare, emergono il pomodoro ‘cuore di bue rosa antico’ un buonissimo pomodoro pastoso molto delicato dal gusto concentrato e la zucca Hokkaido, entrambi i semi vengono trattai con lo stesso metodo. Gli ortaggi come vengono trattati?Innanzitutto vorrei dire che le semenze, vengono trattate con terriccio caldo, con un buon supporto di concime , la crescita è molto lenta e le piante crescono robuste , non viene dato loro nessun tipo di anticrittogamico, tantomeno sostanze chimiche,  per cui la crescita è assolutamente naturale. I pomodori vengono lasciati liberi di crescere in orizzontale e di ramificare sul terreno, dove con le loro foglie proteggono e nascondono i frutti. Idem per le zucche, zucchine , melanzane, meloni”.

Può svelarci la procedura di questa coltivazione? “Assolutamente sì: dalla mia esperienza posso dire che coltivo questi semi da parecchi  anni e ogni anno con piccoli aggiustamenti ma sempre in crescendo, ho ottenuto risultati soddisfacenti. La semina avviene in aprile, l’inizio raccolta a fine luglio. Negli anni precedenti la raccolta è stata produttiva fino a fine ottobre. Una volta messe a dimora, le piante vengono bagnate abbondantemente una sola volta per la creazione delle radici e poi nulla  fino alla fine produzione”.

I semi sono già a disposizione di qualche sperimentatore? “Certamente, in questi periodi di siccità e di futura diminuzione di acqua queste produzioni dovranno essere assolutamente  considerate, quindi ho già distribuito ad amici  piante per le proprie  sperimentazioni in terreni e luoghi diversi”. Hanno avuto buoni risultati? “Sì, anche se alcuni coltivatori, non fidandosi, hanno innaffiato talvolta le piante senza alcun bisogno durante i sei mesi di dimora per paura che seccassero. Questo tipo di coltivazione è legato al tipo di seme che ho trovato  e che ovviamente va ancora studiato e sperimentato ma vi assicuro che il risultato è davvero incredibile. Sono a disposizione per chi vorrà  avvicinarsi a questo tipo di cultura-ricerca”.

(Foto e intervista di Eugenio Conte)

Carlo Alessi