Sandro Lorenzelli, Responsabile scientifico della Sezione di Sanremo dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, interviene con alcune precisazioni in merito all’articolo pubblicato il 1° agosto relativo alla scoperta di un labirinto in pietra nella zona di Molini di Triora.
“Nel giugno 2018 l’amico Damiano Taggiasco mi segnalava su Google Earth la presenza di una strana struttura in alta Valle Argentina identificabile come un labirinto realizzato con pietre. L’otto luglio dello stesso anno ci siamo recati nella località dove risultava essere la struttura al fine di verificarne la natura. Il ‘labirinto’ si trova a poche centinaia di metri di distanza dal Passo della Mezzaluna sopra Rezzo, disposto su un pendio in prossimità di una pietraia poco sopra il sentiero che appunto porta verso il passo. E’ costituito da molte pietre di piccole dimensioni (30, 40 cm) prelevate dalla pietraia vicina ed allineate a formare un disegno a ‘labirinto’ con diametro di circa 18 metri".
"E’ parso subito evidente che la struttura sia stata realizzata di recente poiché le pietre sono appoggiate sullo strato superficiale del terreno appena sopra la cotica erbosa e non infisse, come si nota nelle foto, pertanto assai improbabile che si possa essere mantenuta integra col passare dei millenni. D’altra parte se si vanno ad esaminare le foto satellitari storiche dello stesso sito Google Earth ma anche di altri siti, si può constatare che la struttura non compare prima del 2010/2011. Dunque di cosa si tratta? Certamente la possiamo ascrivere ad una simpatica opera di ‘Land Art’ che riprende, questo sì, le antiche iconografie del labirinto e di cui rimarrà traccia nelle foto satellitari anche in futuro”.