Prima della mancanza del numero legale, con la conseguente conclusione anticipata del consiglio comunale di Sanremo dedicato alla scuola Pascoli, il clima politico in aula era già caldo. “Le indagini sulle altre scuole sono finite ?”. A domandarlo era stato il consigliere Sergio Tommasini del gruppo 100percento Sanremo. “Se le verifiche sono concluse possono essere diffuse ? – ha aggiunto – Possiamo essere rassicurati oppure, all’apertura delle scuole, ci troveremo con altre sorprese ?”. Tommasini ha poi rilanciato una possibile soluzione alternativa: “In Via Pascoli c’è una struttura antisismica, di 7400 metri quadrati, con un costo molto inferiore rispetto alle altre soluzioni”.
La Lega, per voce di Federica Cozza, è tornata sulla posizione della maggioranza assunta già nel consiglio comunale di ieri. “E’ stato un misero tentativo di spostare le responsabilità dal Comune verso altri – ha accusato - Il Governo, con l’impegno della Lega, ha in realtà messo a disposizione fondi per affrontare le emergenze”.
A rispondere sul tema della scuola Pascoli è stato poi l’assessore ai lavori pubblici Massimo Donzella: “Nessuno ha mai avuto il pensiero di non tutelare l’assoluta sicurezza di alunni e docenti – ha esordito - Dobbiamo partire da questo presupposto altrimenti non è possibile nessuna discussione”. Donzella ha poi parlato di tutti gli interventi nelle scuole effettuati negli anni scorsi dall’Amministrazione Biancheri per un totale di 7 milioni e mezzo di euro. “Questo ne testimonia l’attenzione – ha detto – Bisogna fare delle distinzioni tra verifiche sismiche e quelle statiche o strutturali. Già nel 2006 era stato dato un incarico inerente le verifiche sismiche che avevano notato criticità, pur inferiori a 1. Successivamente vi sono state ulteriori indagini. In Italia l’80% o il 90% delle scuole presentano problematiche di questo tipo. Nella famosa mail del 14 Maggio, si parlava di effettuare interventi urgenti di consolidamento sui solai oppure di valutare la possibilità di chiusura delle aule. Se vengono richiesti lavori di consolidamento vuol quindi dire che vi è la possibilità di intervenire. Il giorno seguente è stato subito chiesto un incontro per chiarire la problematica, ma l’appuntamento è stato dato solo un mese dopo. Ritengo che questa sia la prova provata della totale mancanza di pericolosità. Secondo i pareri tecnici, ci può essere un immobile che da punto di vista sismico, essendo variate le normative, ha grossi problemi, ma allo stesso tempo non ne ha da quello statico. Quando il Comune ha avuto notizia delle problematiche, gli esami scolastici erano terminati o si stavano tenendo ad Arma, quindi la scuola nel concreto non era già più utilizzata. Sulla passeggiata Salvo d’Acquisto sarà realizzata una scuola temporanea con tutte le garanzie necessarie come dimensioni e climatizzazione. Inoltre lo spostamento in valle Armea di alcune aule è una soluzione che è stata accolta favorevolmente, perché molti alunni arrivano da quella zona”.
Ha poi preso la parola l’Ing. Danilo Burastero del Comune di Sanremo: “Nel 2016 ci siamo trovati a dover affrontare una situazione molto problematica derivante da anni di inattività sulle scuole – ha detto – avevamo una relazione dell’anno prima secondo la quale nei 22 plessi scolastici c’era il rischio crollo dei controsoffitti. Nessuna scuola di Sanremo era poi dotata dell’antincendio. E’ quindi iniziato un ampio lavoro. Una problematica particolare è quella antisismica, per la quale siamo attenzionati perché abbiamo edifici scolastici del 1800. Negli anni con il variare delle norme, cambiando anche i criteri, si chiede sempre di più in termini di sicurezza. Ora viene richiesto che negli edifici si abbia una tenuta di circa 10 volte il peso reale. Gli edifici vecchi hanno magari un valore di 3 o 4, ma questo non vuol dire che non siano sicuri, ma solo che non siano più adeguati alle norme di oggi. Questo vale anche per la Pascoli”.
“Il concetto che credo di aver capito è stato quello di non aver voluto mettere 700 studenti per strada ma di averli lasciati in una scuola pericolante – ha replicato Simone Baggioli di Forza Italia – Dalle fotografie allegate alla relazione tecnica si vedeva chiaramente che i pilastri erano pericolanti. Nel documento si parlava poi espressamente di movimenti del solaio”.
Il consigliere della Lega Andrea Artioli ha poi risposto al’assessore Donzella: “Non è vero che non c’erano pericoli, perché nella mail di Maggio si parla esplicitamente di precarietà e di pericolosità riscontrata. A me però non interessano le colpe del passato, ma voglio che si diano scuole sicure agli studenti di Sanremo. Questa è un’emergenza cittadina su cui dobbiamo lavorare tutti insieme”.
Subito dopo è avvenuto l’epilogo della mancanza del numero legale, con la chiusura anticipata della seduta.