In attesa del voto del consiglio comunale convocato per mercoledì alle 17.30, questo pomeriggio la prima commissione presieduta da Marco Viale ha analizzato la spinosa pratica degli equilibri di bilancio e dell’assestamento del bilancio di previsione 2019-2021.
Un passaggio che, in parole povere, rischia di gravare sulle casse dei cittadini sotto forma di aumenti nei buoni pasto per le scuole (da 4 a 5 euro, i ridotti da 1,5 a 2 euro), nelle tariffe dei parcheggi (30 centesimi l’ora) e nell’Irpef (dallo 0,6% allo 0,8% mantenendo però la soglia per chi ha redditi inferiori a 15 mila euro annui). Il Comune potrà però contare su una percentuale superiore di introiti dal Casinò, che dovrebbe passare al 2% e, quindi, la possibilità di incassare quasi 400mila euro in più. Un passaggio delicato che, come ha spiegato ai nostri microfoni l’assessore al Bilancio Massimo Rossano, è una diretta conseguenza dello stralcio delle cartelle esattoriali e della cosiddetta ‘flat tax’ che ha sottratto fondi ai Comuni.
“La nostra manovra ha le sue motivazioni - ha spiegato in commissione l’assessore Rossano - l’azione del Governo con il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali sotto i mille euro è stata una mazzata per tutti i Comuni. Facciamo un esempio: se ho cartelle esattoriali per 100 mila euro, presento un ISEE molto basso e posso pagare fino al 16%, ma chi si accolla il restante 84%. E chi lo paga? Chi ha sempre pagato. Questo è il concetto italiano della nuova politica, i numeri sono numeri. Il Comune di Sanremo subisce nella misura di 14 milioni poi, per effetto di meccanismi contabili, impattano oggi per 3 milioni e mezzo. Un ulteriore elemento di lavoro per gli uffici è anche la ‘flat tax’ che ha un impatto sul 2019 perché è stata pubblicizzata e sono stati aumentati gli utili reddituali che possono essere compresi nella ‘flat tax’. È un’imposta sostitutiva di tutta una serie di imposte come Irpef, Irap, addizionale regionale e addizionale comunale. Avremo quindi una riduzione di entrata in termini di addizionale comunale. Ecco perché ci siamo permessi di poterla aumentare. Non a caso il Governo, avendo capito il rischio per molti Comuni italiani, ci ha dato la possibilità dell’innalzamento da 0,6% a 0,8% sapendo che la faccia ce la mettiamo noi e non loro. In aggiunta, sappiamo benissimo le problematiche della scuola ‘Pascoli’ con un residuo che peserà sul nostro bilancio”.
“Mi sarei aspettato un capacità maggiore dell’amministrazione di mettere a regime le risorse comunali per evitare di spremere i cittadini, dall’assessore Rossano mi sarei aspettato qualcosa di più” ha dichiarato il consigliere comunale Andrea Artioli (Lega). “Dobbiamo chiudere la pratica entro il 31 luglio, io non avrei mai voluto presentare un Bilancio basato sulle parole o su prospettive future, abbiamo dato delle risposte alle esigenze” ha ribattuto l’assessore Rossano.
“È una scelta politica, ma se non la facciamo andiamo in dissesto - ha proseguito nella discussione il consigliere Mario Robaldo (Pd) - allora perché noi dovremmo arrampicarci sugli specchi quando a livello governativo qualcuno potrebbe risolvere il problema dei fondi che dobbiamo andare a recuperare. A questo si aggiunge la cifra di Imu che se ne va in altri Comuni per le emergenze quando noi abbiamo emergenze anche qui”.
Da Sergio Tommasini (100 per 100 Sanremo) la proposta di un passo indietro sull’aumento dei buoni pasto alla quale ha risposto l’assessore Rossano: “Sappiamo che a breve ci sarà una rivisitazione del bando per le mense ed è presumibile che ci sia una rivisitazione delle tariffe dei costi dei pasti per il Comune. Tornare a 4 euro sarebbe non sostenibile. Se le famiglie pensassero alla situazione della qualità, potremmo innalzare l’asticella per vedere migliori livelli garantiti”.
“Voi fate una manovra nelle tasche dei cittadini per 60 mila euro sui buoni pasto, per 680 mila euro all’anno sui parcheggi e per un milione sull’Irpef - ha aggiunto Luca Lombardi (FdI) - a mio modo non necessaria, anche al tempo del Commissario Prefettizio avevamo richiesto che il costo dei buoni pasto tornasse a 4 euro. Si potevano cercare soldi da altre parti”.
Nel frattempo, per quanto riguarda l’aumento del costo dei parcheggi, pare che l’amministrazione abbia l’intenzione di modulare (finalmente) il costo della sosta differenziandola tra residenti e turisti, come avviene nelle maggiori località turistiche in Italia e all’estero. In questo modo si potrà evitare che l’aumento possa ricadere sulle tasche dei cittadini. “La manovra sui parcheggi ha una lungimiranza imprenditoriale - ha spiegato l’assessore Rossano - è stato verificato che gli abbonamenti settimanali venivano acquistati dai turisti che poi posteggiavano al Palafiori e lì la dimenticavano. Questo bloccava la rotazione. Ed erano gli unici che pagavano questi prezzi. Con un’azione sono così stati aumentati all’ennesima potenza per disincentivarli. Quindi ora o lo stipulano facendoci guadagnare, o non lo fanno più e rendono un miglior servizio. Questa azione è stata mirata per facilitare i residenti e, nei confronti dei turisti che stanno una settimana e occupano posti importanti, facilitano la rotazione. Per i parcheggi andremo anche verso la creazione di una differenziazione della tariffa tra un residente e un non residente”. Proposta che, ad oggi, non è inserita nel documento ma che è allo studio dell’amministrazione in vista dei prossimi mesi di lavoro.
Infine dai banchi della Lega Artioli ha chiesto un maggiore controllo sull’evasione per evitare una ulteriore dispersione di fondi.
Al termine della lunga e accesa discussione, con ampi e aspri scontri tra maggioranza e opposizione, la pratica è stata approvata (con i voti a favore della maggioranza, contrari dell'opposizione mentre la Lega è uscita), quindi, per la successiva analisi e votazione nel consiglio comunale di mercoledì pomeriggio.