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Attualità | 25 luglio 2019, 13:00

Ventimiglia: don Rito racconta la Fundacion Oasis de Amor y Paz su Rai 3 “Tutto nasce dall’idea di prendere i bambini nelle piantagioni e provare a cambiare la loro vita”

“Quando vengo nelle piantagioni e trovo tutti questi bambini a raccogliere le foglie di coca, a portare questi grandi pesi, a lavorare nei laboratori clandestini mi viene rabbia - spiega don Rito - Mi chiedi con chi me la prendo? Con la domanda che c’è in Italia, in Europa. Con quelli che comprano la coca e che sono disposti a pagare."

Ventimiglia: don Rito racconta la Fundacion Oasis de Amor y Paz su Rai 3 “Tutto nasce dall’idea di prendere i bambini nelle piantagioni e provare a cambiare la loro vita”

“Dico sempre che i bambini qua sono schiavi di tanti che non conosciamo, che esistono ma non li vediamo, i narcos e tutti questi poteri globali che sfruttano le droghe.” Inizia così il racconto di don Rito Alvarez sull’attività della Fundacion Oasis de Amor y Paz, protagonista ieri sera su Rai 3 del programma di Valerio Cataldi ‘Narcotica’. 

Un viaggio in Colombia nei campi di coca e nei laboratori nascosti nella selva dove si produce il 70 per cento di tutta la coca prodotta nel mondo. Un territorio che è stato raccontato attraverso le storie di ragazzini di 13 anni che si bruciano la vita e si spaccano la schiena per riempire sacchi di 70 chili di foglie di coca pagati pochi pesos, ma che fruttano cifre da capogiro ai gruppi criminali. 

La Fondazione di don Rito, da molti anni ormai, opera qui per riscattare e dare un futuro migliore a questi bambini, perché possano trovare in essa una vita tranquilla e dignitosa, lontani dalle violenze più tremende che rubano la loro infanzia potendo qui alloggiare,  essere accompagnati nel loro percorso scolastico dalle  elementari all'università, crescere e da adulti essere nuovi portatori di  pace.

“Quando vengo nelle piantagioni e trovo tutti questi bambini a raccogliere le foglie di coca, a portare questi grandi pesi, a lavorare nei laboratori clandestini mi viene rabbia - spiega don Rito - Mi chiedi con chi me la prendo? Con la domanda che c’è in Italia, in Europa. Con quelli che comprano la coca e che sono disposti a pagare. Una dose di cocaina venduta in Italia equivale a due o tre settimane di lavoro di un bambino. Per fare un kilo di cocaina devono raccogliere 600 kg di foglie di coca.” 

La Fondazione, come racconta lo stesso don Rito, nasce da una piccola baracca, ma soprattutto dall’idea di andare a prendere questi bambini dai territori della coca e iniziare a cambiare loro la vita. “Ho pensato che se avessi iniziato a far questo a due o tre bambini - continua don Rito - questi avrebbero potuto aiutarne altri a fare lo stesso.” 

La Fundacion Oasis de Amor y Paz, che dal suo inizio ha salvato centinaia di bambini e ancora ad oggi si occupa di decine e decine di giovanissimi, è situata nella regione del Norte de Santander, al confine col Venezuela, zona caratterizzata da un alto livello di insicurezza per il controllo dell’area e per la produzione di coca.  

Tra le iniziative più recenti per continuare ad aiutare la Fundacion Oasis de Amor y Paz, la produzione di un caffè gourmet di alta qualità  “Oasis Cafè Colombia” - Donde la coca ya no crece, promossa dall’associazione del Principato di Monaco Oasis For Peace i cui benefici serviranno a proseguire ed incentivare questo virtuoso progetto di accoglienza e pace

Simona Della Croce

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