A 24 ore dall’incontro con il Sindaco Gaetano Scullino e l’Assessore Regionale, Marco Scajola, è intervenuto l’ex Sindaco di Ventimiglia, Enrico Ioculano sul caso del progetto sul ‘watefront’ della città di confine. E l’ex Sindaco non è andato particolarmente leggero, sia nei confronti dell’attuale Amministrazione che dell’Architetto Tomiolo della Regione Liguria.
“Stiamo assistendo ad uno spettacolo deplorevole – ha detto Ioculano - quello inscenato dal Sindaco sulla vicenda del ‘waterfront’. Chi ne soffre è però la città, perché si instaura un clima non sereno tra gli imprenditori ed i commercianti, visto che si parla del progetto in modo confuso e, tra l’altro, nemmeno troppo lineare. Si è creata una ‘bolla d’aria’ sul nulla con l’Assessore regionale che dice una cosa ed il Sindaco un’altra. O questo progetto è tutto da rifare oppure come dice Marco Scajola non c’è nulla di bloccato, visto che la pratica in Regione deve ancora arrivare”.
Ioculano ha spiegato il suo punto di vista su come sia stata gestita la pratica, al termine dell’Amministrazione da lui condotta: “Quello che abbiamo approvato noi è stato un atto di indirizzo politico, nel quale il Consiglio all’unanimità dice che il progetto interessa e ci sono tutti i criteri per andare a verificare un interesse pubblico. L’Architetto Tomiolo ha detto una cosa scorretta perché gli atti di indirizzo politico non hanno bisogno del parere dei tecnici. Il progetto era in fase embrionale e sarebbero serviti altri atti da portare avanti. Tutto questo è perfettamente supportato dagli interventi che sono ancora reperibili dai verbali e dalle registrazioni del tanto discusso Consiglio comunale di aprile. La variante urbanistica faceva già parte dell’accordo di programma e stiamo facendo un discorso di ‘lana caprina’ perché quel Consiglio aveva detto solo ‘si’ in chiave politica. Quanto è successo ieri è un film già visto solo per creare il caso, ma se noi per ogni mail avessimo fatto paginate di giornali durante le fase di approvazione della variante al porto, non ci saremmo mai arrivati. Io concordo in parte con Marco Scajola che afferma come la Regione non abbia bloccato niente”.
Il Consigliere di opposizione ed ex Sindaco non le manda a dire nemmeno all’Architetto Tomiolo della Regione, intervenuto ieri all’incontro con i media, insieme all’Assessore Scajola: “Chi ha avuto modo di leggere i documenti sa benissimo che l’Architetto da una sua visione astratta al progetto ma le dichiarazioni specifiche arrivano dopo. Tutto questo, comunque, non è un problema perché ora bisogna solo andare avanti ma questo ‘gioco al massacro’ non mi piace. Si mettono in mezzo gli investitori e si creano solo problemi alla città proprio mentre noi abbiamo dichiarato apertamente che, come opposizione saremmo stati comunque a fianco dell’Amministrazione”.
L’ex vice Sindaco Sciandra ha poi spiegato alcuni passaggi degli ultimi due mesi di amministrazione e di gestione della pratica: “Il partner privato ha saputo subito, l’11 aprile, che la procedura ipotizzata non corrispondeva a quello che voleva la Regione, in relazione alle mail dell’Architetto Tomiolo. Successivamente abbiamo confermato alla parte privata, che saremmo andati a parlare con la Regione in merito. Dopo alcuni rinvii siamo stati a Genova il 21 maggio, quando abbiamo presentato il contenuto dei due progetti e perché si è andati verso l’accordo di programma. E comunque il privato non ha subito nessun ritardo”.
A Enrico Ioculano abbiamo chiesto qual è il suo parere in merito al perché di quanto successo: “Forse la voglia di voler apparire, criticando quanto fatto in precedenza in modo inopportuno per ‘intestarsi’ le opere. Ci sarà comunque una variante urbanistica e, da quanto si è visto nell’incontro di ieri le procedure devono ancora iniziare. Ma su questo non devono andarci di mezzo l’Amministrazione precedente ed i tecnici e non si devono utilizzare questi progetti importanti per la città, in chiave politica. Non è un caso che gli investitori internazionali non siano mai venuti qui, proprio perché vengono sbattuti in prima pagina”.
Cosa cambia ora sul piano politico nel rapporto tra l’opposizione e la maggioranza? “Cambiano sicuramente molte cose perché non dobbiamo dimenticarci che sia per il ‘Grimaldi Garden’ che per il Parco Roya si andrà oltre il mandato di questa amministrazione. Se il Sindaco mi avesse chiamato per chiedere lumi sulla pratica, io gli avrei subito spiegato e non si sarebbe arrivati a tutto ciò”. E sull’architetto Tomiolo: “Forse non ha capito perché noi abbiamo assunto un atto di indirizzo politico ed è grave che un tecnico dica che sia stata illegittima l’approvazione. Senza dimenticare che ci sono stati anche passaggi prima di aprile. Ora l’importante è che si vada avanti”.