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Eventi | 18 luglio 2019, 12:46

Ventimiglia: questa sera al Teatro Romano della città di confine il concerto dei 'Birkin Tree'

E già, perché a Ventimiglia, vicino alla Via Julia Augusta, tra il II° e III° secolo sorse un teatro romano, la cui struttura di forma semicircolare, è rivestita, in gran parte, con una pietra calcarea bianca detta della Turbie.

Ventimiglia: questa sera al Teatro Romano della città di confine il concerto dei 'Birkin Tree'

Le note irlandesi dei Birkin Tree, la più importante band italiana di Irish Music, si potranno ascoltare questa sera in un luogo che già di per sé induce l’ascoltatore al silenzio e alla sorpresa: il teatro.

E già, perché a Ventimiglia, vicino alla Via Julia Augusta, tra il II° e III° secolo sorse un teatro romano, la cui struttura di forma semicircolare,  è rivestita, in gran parte, con una pietra calcarea bianca detta della Turbie. Si accedeva nel teatro dall'entrata ovest (Versura Parodos) che è quasi intatta e rappresenta la parte meglio conservata del monumento; a fianco del teatro si trovava la Porta di Provenza, che si apriva sulla Via Julia Augusta e, di fronte, le terme ornate da mosaico pavimentale.

Nove anni sono passati dalla uscita dell’ultimo lavoro discografico Virginia (Felmay fy 8164) e finalmente i ‘Birkin Tree’ sono pronti per presentare il loro ultimo lavoro discografico ‘Five Seasons’, il quinto per la precisione. Nel periodo intercorso i musicisti  hanno ulteriormente approfondito lo studio, la ricerca e la riflessione sul linguaggio musicale della tradizione irlandese  grazie alle intense collaborazioni di questi anni con musicisti dalla chiarissima fama come Martin Hayes, Mick O’Brien, Niamh Parsons, Caitlinn Nic Gauwan ed Aoife Nì Briain. Prende corpo quindi un disco dalla piena e profonda sonorità irlandese, dedicato sia al grande repertorio della musica strumentale sia alla grande magia del repertorio vocale. Un disco dove l’amore per la musica irlandese si esprime attraverso diversi racconti, colori ed atmosfere  cercando di rendere partecipe chi lo ascolta, con la speranza che possa condividere con i musicisti la ricchezza e la profondità di questo affascinante repertorio musicale.

Il violino di Luca Rapazzini si unisce al flauto traverso di Michel Balatti ed alle uilleann pipes di Fabio Rinaudo, tra momenti di assieme ed altri spazi dove i solisti possono esprimere al meglio il proprio modo di fare musica, nell’esecuzione di march, reel & jig legate tutte alla tradizione dell’Isola Verde. Ne risulta un suono molto coeso ed allo stesso tempo rispettoso del linguaggio e dello stile di ogni strumento. L’aspetto armonico e ritmico viene fornito principalmente dalla chitarra di Claudio De Angeli, mentre il canto viene presentato dall’incantevole voce di Laura Torterolo, che con il suo tono dolce ed evocativo interpreta, con pieno rispetto dello stile irlandese, cinque bellissime canzoni. Ingresso 3 euro con bonus per una visita al sito archeologico .

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