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Economia | 12 luglio 2019, 07:00

Marijuana legale: caratteristiche, tipologie e usi consentiti

È opinione diffusa che il consumo di cannabis sia illegale; in realtà, in Italia, da alcuni anni è consentita la commercializzazione di un prodotto denominato "marijuana legale"

Marijuana legale: caratteristiche, tipologie e usi consentiti

È opinione diffusa che il consumo di cannabis sia illegale; in realtà, in Italia, da alcuni anni è consentita la commercializzazione di un prodotto denominato “marijuana legale”, derivato anch’esso dalla canapa indiana (cannabis sativa) ma con caratteristiche tali da rendere praticamente nulli gli effetti psicotropi sul consumatore. In questo articolo, vedremo quali sono le prerogative di questo prodotto, qual'è la differenza con la marijuana illegale e quali sono gli usi consentiti dalle norme in vigore.

 

La normativa di riferimento

 

Va anzitutto sottolineato come la legge italiana abbia disciplinato solo di recente la produzione e la vendita di cannabis sativa. Il principale riferimento normativo è rappresentato dalla Legge n. 242 del 2 dicembre 2016 (“Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”). Il dispositivo stabilisce che per la coltivazione della canapa - limitatamente alle tipologie inserite nel Catalogo comune delle varietà delle specie di piante agricole, ossia la Cannabis Sativa L. - non è necessario ottenere alcuna autorizzazione. Dalle piante coltivate è possibile ricavare: alimenti, cosmetici, semilavorati (come ad esempio fibre, canapulo, cippato, oli o carburanti), materiale per il sovescio o per lavori di bioingegneria. 

A rendere “legale” la marijuana è la concentrazione di THC, la molecola responsabile degli effetti psicoattivi della cannabis. La legge sopra citata ha affidato al Ministero della Salute il compito di individuare la soglia limite di THC negli alimenti; il dicastero, a tal proposito, con il decreto del 4 novembre 2019, ha stabilito i seguenti limiti:

 

  • 2 mg/kg nei semi, nella farina ottenuta dai semi e negli integratori che contengono alimenti derivati dalla canapa;
  • 5 mg/kg nell’olio ottenuto dai semi.

 

Per quanto riguarda nello specifico la marijuana, nessuna norma menziona esplicitamente le infiorescenze né, al contempo, esprime un esplicito divieto di utilizzo. Di conseguenza, in quanto prodotto ‘derivato’, è considerata legale solo se contiene una concentrazione di THC pari allo 0,2%

Differenze tra marijuana ‘light’ e illegale

 

La principale differenza tra la marijuana legale - spesso chiamata anche ‘light’ - e quella illegale è la concentrazione di THC. Il motivo è semplice: la molecola è responsabile degli effetti psicoattivi della cannabis, rendendola di fatti una sostanza stupefacente. Di conseguenza, una percentuale di THC prossima allo zero, entro i limiti imposti dalla legge, attenua gli effetti della marijuana light, rendendola un semplice rilassante, efficace contro stress, ansia e insonnia. La cannabis può essere prescritta a scopo terapeutico, sia sotto forma di olio che di infiorescenze, a patto che sia il medico curante a prescriverla. Può essere acquistata in farmacia oppure ottenuta per mezzo del Servizio Sanitario Nazionale. Gli altri canali per acquistare in sicurezza marijuana legale - in assenza di comprovate esigenze mediche - sono i negozi autorizzati e gli e-commerce specializzati, come ad esempio Prodotti-cannabis.

Le varietà di cannabis legale

 

Le principali specie di cannabis sono tre: indica, sativa e ruderalis. Le piante di cannabis sativa possono crescere fino a cinque metri e sono caratterizzate da foglie lunghe e sottili; la varietà indica, invece, ha un fusto nodoso, raggiunge all’incirca il metro e mezzo d’altezza; la chioma presenta foglie larghe dal profilo seghettato. La cannabis ruderalis, infine, ha foglie piccole che formano una folta chioma; resiste ai climi rigidi ed è utilizzata per ottenere varietà ibride. 

Ciascuna varietà si contraddistingue anche per gli effetti che può sortire sul consumatore: la cannabis sativa viene considerata generalmente stimolante (ha un effetto principalmente eccitante); ragion per cui, viene impiegata in campo medico contro ansia e depressione. L’indica, di contro, sortisce effetti principalmente rilassanti, e risulta efficace contro dolori cronici ed emicranie. La ruderalis si caratterizza per l’elevata concentrazione di CBD ma trova scarso impiego in ambito ricreativo o terapeutico.

Richy Garino

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