Cervo: sulla costa invasione di meduse della specie Pelagia Noctiluca, le foto subacquee di Marcello Nan

E’ in corso nella zona di Cervo un'invasione di meduse della specie Pelagia Noctiluca che è una delle più urticanti del Mediterraneo. E’ una piccola medusa appartenente alla famiglia ‘Pelagiidae’. Il nome deriva dal latino e la parola pelagia significa del mare, il termine nocti significa notte e luca sta per luce. Il nome sta quindi ad indicare la capacità che la medusa ha di brillare nel buio. Quando viene toccata o sollecitata infatti, emette una luce verdastra.

Affascinante per fare fotografie subacquee è piuttosto fastidiosa per la sua velenosità. La medusa è composta da una parte superiore a forma di ombrello, dal cui margine si diramano 8 lunghi tentacoli. In genere le Pelagie si muovono sospinte dalle correnti ma possono anche spostarsi grazie a un anello muscolare. Questo, con contrazioni ritmiche, fa muovere la campana (o ombrello) ottenendo una piccola spinta. Le dimensioni della Pelagia noctiluca sono abbastanza ridotte, il loro diametro va dai 3 ai 10 cm. I suoi tentacoli possono arrivare fino a 40 cm. Sia i tentacoli che l’ombrello sono dotati di nematociti, piccoli organi che contengono i nematocisti, ovvero le vescicole molto urticanti.

La tossina presente nei nematocisti è molto tossica. Il suo contatto con la pelle provoca un bruciore intenso e lascia sulla pelle dei segni rossi simili a frustate. Tali effetti possono durare anche per settimane. Se la zona interessata è di piccole dimensioni il problema si risolve spesso in pochi giorni con impacchi di bicarbonato di sodio. Tuttavia è opportuno, specie in caso di urticazione estesa di rivolgersi a un centro medico.