Politica - 27 giugno 2019, 15:08

Badalucco presenta richiesta di rientro nell'Unione dei Comuni delle Valli Argentina ed Armea, inizia iter che potrebbe terminare nel 2020

Ieri Badalucco ha presentato ufficialmente la richiesta di poter rientrare all'interno dell'Unione dei Comuni delle Valli Argentina ed Armea.

Matteo Orengo, sindaco di Badalucco

Ieri Badalucco ha presentato ufficialmente la richiesta di poter rientrare all'interno dell'Unione dei Comuni delle Valli Argentina ed Armea. La questione aveva tenuto banco sia in campagna elettorale che all'indomani dell'elezione del sindaco Matteo Orengo. 

Il neo eletto primo cittadino aveva detto senza mezzi termini che la lettera per poter rientrare nell'ente che unisce i comuni delle due valli, sarebbe stato il primo atto politico amministrativo della sua amministrazione. Un segno di rottura rispetto alle scelte fatte in passato dalla amministrazione di Walter Bestagno. 

Badalucco uscì dall'Unione tra le polemiche nel 2016. L'ex primo cittadino difese la decisione che passò anche dall'allora consiglio comunale, quando Orengo, sedeva tra i banchi dell'opposizione. Le motivazioni di Bestagno vennero spiegate in un'intervista rilasciata a SanremoNews (LEGGI LA NOTIZIA QUI).  

Oggi il primo cittadino chiede di poter portare di nuovo Badalucco al fianco di Montalto Carpasio, Molini di Triora, Triora, Bajardo e Ceriana. Un primo segnale di collaborazione c'era stato già pochissimi giorni dopo l'elezione di Orengo, quando il municipio badalucchese ospitò sindaci ed amministratori dei comuni dell'unione e della provincia. 

La scelta di rientrare nell'unione è dettata dalle migliori opportunità che saranno garantite al paese attraverso una visione condivisa di vallata, sia in termini di operatività territoriale, quanto per le opere e non di meno per il turismo. 

Le buone intenzioni dell'amministrazione badalucchese si dovranno confrontare con il parere del consiglio dell'Unione dei Comuni. Infatti l'uscita di Badalucco dall'ente ha lasciato un segno profondo in molti degli amministratori che oggi siedono nell'organo decisionale dell'ente.

Quindi, ad oggi è difficile ipotizzare quali scenari possano presentarsi di fronte ad una richiesta di rientro. La domanda di riammissione sarà una procedura che comporterà anche dei costi per il paese richiedente ma prima di tutto dovrà essere valutata. La questione della riammissione potrebbe avere tempi abbastanza lunghi. Infatti secondo le stime più ottimistiche, in caso di accettazione, Badalucco potrebbe riuscire a sedersi di nuovo nel consiglio dell'Unione non prima del 2020.

Stefano Michero