Attualità - 31 maggio 2019, 18:21

Il 31 maggio è la Giornata Mondiale senza Tabacco, a Sanremo aumentano i giovani fumatori. LILT: “Organizziamo corsi e sedute, ma la base per smettere è volerlo fare”

Il consumo di tabacco è la principale causa prevedibile di morte e le previsioni sono di circa 40 mila nuove diagnosi di tumore al polmone

Il banchetto della LILT Sanremo in via Matteotti

Come ogni anno il 31 maggio è la giornata dedicata alla lotta al fumo, una piaga sociale che ancora oggi coinvolge giovani e meno giovani. Il tumore ai polmoni è una triste realtà con la quale tante, troppe famiglie si trovano a fare i conti per via di un vizio tanto facile da perdere quanto complesso da estirpare.

Nella Giornata Mondiale senza Tabacco in prima fila contro il fumo c’è, ovviamente, la Lega Italiana per la Lotta ai Tumori con diverse iniziative su tutto il territorio nazionale. A Sanremo la sede locale della LILT, sempre molto attiva, è scesa in città con un banchetto in via Matteotti per promuovere le molte iniziative contro il fumo e per sostenere ci sceglie di smettere.

Localmente facciamo due volte all’anno il corso con uno psichiatra e i nostri volontari, quest’anno abbiamo anche aggiunto la presenza di una dottoressa che pratica agopuntura, è un’ulteriore opportunità per smettere” dichiara ai nostri microfoni Claudio Battaglia, presidente della LILT Sanremo. 

Ma qual è la situazione attuale in zona? I fumatori aumentano o diminuiscono? E i malati? Spiega Battaglia: “In zona registriamo un aumento dell’abitudine al fumo, specie tra i giovani, mentre il tumore al polmone, che fino a una decina di anni fa era il 10% dei casi, oggi si guarisce meglio anche grazie alle terapie biologiche, la cura è migliorata”.

L’unica soluzione è la prevenzione - prosegue il presidente della LILT Sanremo - noi organizziamo incontri due volte l’anno, sono tanti i curiosi che vengono a informarsi ma poi in pochi partecipano ai corsi per smettere. Molti di quelli che frequentano i corsi smettono ma poi, purtroppo, riprendono. È quindi importante non iniziare, ma la base per smettere è volerlo fare. Facciamo molta prevenzione specie nelle scuole, è lì che si inizia”.

Le statistiche (dati raccolti nel 2017 dall’Istituto Superiore di Sanità) ricordano che il consumo di tabacco è la principale causa prevenibile di morte e le previsioni sono di circa 40 mila nuove diagnosi di tumore al polmone. Nella popolazione italiana con più di 15 anni, fuma un uomo ogni 4 e una donna ogni 8. Tra i giovani il fumo è maggiormente diffuso rispetto ad altri paesi europei: nel nostro Paese fumano il 15,3% dei ragazzi contro il 10,6% in Europa e il 9,2% delle ragazze, il triplo che nel resto dell'Unione Europea.

Pietro Zampedroni