“Le richieste di danni provocate da cinghiali sono calate. Almeno il 70% in meno rispetto all’anno scorso”
E’ questo il significativo dato su Taggia, fornito da Fortunato Battaglia, consigliere comunale con delega alla tutela faunistica. Che cos’è cambiato in questi anni? “E’ stato messo a sistema il meccanismo tra le segnalazioni e gli interventi. Oggi sul sito del comune c’è un modulo per la segnalazione dei danni da cinghiali che può essere inviato via mail all’ufficio preposto. - spiega Battaglia - La segnalazione poi arriva direttamente a me. A quel punto effettuiamo un sopralluogo e con la supervisione delle guardie regionali, piazziamo le gabbie di cattura”.
Di recente il Comune ha stanziato i contributi necessari per la costruzione di tre gabbie per fermare questi ungulati che il più delle volte danneggiano le campagne ma che spesso sono arrivati anche vicino alle abitazioni. “Il sistema delle gabbie fa parte del protocollo. Una volta che l’animale viene catturato è nostro compito allontanarlo da quella zona. La speranza è che gli altri animali vedendo il cinghiale in gabbia siano scoraggiati a battere ulteriormente la stessa zona e si allontanino spontaneamente” - afferma.
Il problema dei danni causati dai cinghiali nelle campagne è sempre molto sentito. “Le richieste danni sono diminuite ma il problema non può essere eliminato. Per questo sono state concesse anche delle battute di selezione, effettuate dalle guardie regionali, per limitare la presenza di questi animali. L’ultima è stata fatta pochi giorni fa ma non escludo che sia necessario farne altre”.
La zona collinare tabiese è caratterizzata da moltissime abitazioni con terreni coltivati e spesso capita che i cinghiali arrivino letteralmente sulla porta di casa. Un dato riscontrato in più di un’occasione dal Comune. “Le zone più colpite sono Bruxiae, Teglie e soprattutto San Martino. Quest’ultima è l’area dove si sono registrate più segnalazioni. - analizza il consigliere comunale - Qui, sulla costa, ci sono numerosi branchi, composti di solito da almeno 4 esemplari. Il cinghiale è un animale stanziale ma è capace di farsi anche 50 chilometri in una sola notte. Il nostro territorio è vasto da controllare e quindi facciamo quanto possibile andando ad intervenire quando non c’è altra soluzione e sempre tenendo conto delle richieste che ci arrivano dai cittadini".
"I cinghiali distruggono principalmente i muretti a secco delle nostre campagne, a caccia di lumache o di altro da mangiare. Però, pensiamo ad esempio ai nostri anziani che vivono della sola pensione e che coltivano la campagna vivendo di quella produzione. Stiamo parlando di tanti abitanti di questo comune. Cosa succede se un cinghiale oltre a distruggere un muretto si mangia anche la coltivazione di queste persone. Per loro è più di un semplice danno. - conclude Battaglia - Il rischio di essere attaccati non è remoto. Capita di trovarsi di fronte ad esemplari che attaccano ma lo fanno soprattutto per difendere i propri piccoli. E’ normale. E’ la natura”.