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Politica | 09 maggio 2019, 18:43

Imperia: il tubo del Roja bis passerà sotto l'ex sedime ferroviario. Raggiunto l'accordo tra i sindaci (Foto e Video)

Il costo dell'opera sarà di 5 milioni di euro, a finanziarli i comuni che metteranno una quota, ma altri finanziamenti saranno ricercati in Regione, al governo e in Europa

Imperia: il tubo del Roja bis passerà sotto l'ex sedime ferroviario. Raggiunto l'accordo tra i sindaci (Foto e Video)

I sindaci dei comuni del levante della provincia hanno raggiunto un accordo di massima per il passaggio sul vecchio sedime ferroviario di un nuovo tubo sull’acquedotto del Roja, cosiddetto ‘Roja 2’ che servirà a portare l’acqua da Imperia al golfo dianese e risolvere il problema annoso delle rotture dell’acquedotto che ogni anno si ripetono con sempre maggior frequenza, lasciando spesso il dianese senza acqua per diverse ore, soprattutto nei mesi estivi, quando accorrono la maggior parte dei turisti.



L’accordo è stato firmato al termine di una riunione durata alcune ore che si è tenuta questo pomeriggio in Provincia, a cui hanno partecipato il presidente, il vice presidente e il consigliere con delega al bilancio dell’Ente Fabio Natta, Luigino Dellerba e Domenico Abbo, il Sindaco di Imperia Claudio Scajola, quello di Diano Marina Giacomo Chiappori, quello di San Bartolomeo al Mare Valerio Urso, quello di Cervo Giampaolo Giordano, quello di Diano Castello Romano Damonte,  quello di Villa Faraldi Corrado Elena, il vice Sindaco di Andora Paolo Rossi, il segretario comunale di Imperia Rosa Puglia, il dirigente del Settore Ambiente e Lavori Pubblici del Comune di Imperia Alessandro Croce, e un dirigente di Rivieracqua.

Ci siamo confrontati su un’intesa che abbiamo raggiunto, firmata da tutti i sindaci interessati, da Imperia fino ad Andora, - ha detto al termine Scajola - per approfittare dell’opportunità della pista ciclabile in costruzione a Imperia, e per fare un primo stralcio del nuovo acquedotto del Roja, fra il Prino e il primo stacco di Diano Marina. Chiederemo un contributo sostanzioso da parte della Regione, e anche da altri enti: il governo centrale e l’Europa, per poter partire in tempi celeri e garantire questo primo stralcio per eliminare definitivamente il problema della sete del dianese, fino ad Andora”.

Quali sono le linee principali di questa intesa?

Quella di approfittare di un’opportunità, di stendere in tempi brevissimi, ma è già quasi completo, un progetto di massima, ci confronteremo con la Regione per sapere quale può essere e di quale entità il contributo della Regione, così come cercheremo altri contributi, dove pro quota i comuni si intesteranno questo nuovo acquedotto, fino a quando non ci sarà il gestore che dovrà garantire la gestione nel futuro”. A quanto ammonta il costo dell’opera? Un discorso di massima intorno ai 5 milioni di euro”.

Chi è perplesso sull’accordo è il Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori, il quale spiega che la proposta di far passare il tubo sul sedime ferroviario dismesso era stata fatta nel passato. Chiappori spiega però che non firmerà il protocollo definitivo se non sarà scritto che i lavori partiranno dal suo comune, in direzione Imperia: “Questi momenti da fenomeni li abbiamo già vissuti nel passato. Sapevamo che bisognava passare sulla strada ferrata una volta dismessa. Abbiamo deciso di farlo oggi perché è dismessa, mentre con la tubatura sul collettamento di Imperia siamo passati dall’incompiuta perché non c’era possibilità di passare. Adesso giustamente si fa un protocollo d’intesa per far vedere che abbiamo un problema: quello della mancanza dell’acqua a Diano Marina, e perché manca l’acqua a Diano Marina? Perché da borgo Peri si spacca sempre il famoso tubo di Imperia che una volta l’allora presidente della Regione disse che era una vergogna che qualcuno venisse a dirci di fare un tubo nuovo pagandolo, mentre il golfo dianese l’ha già pagato 40mila volte questo tubo, che però si rompe. E chi ha preso i soldi per 40mila volte non lo ha mai aggiustato, nel senso che lo aggiustava sempre, ma non lo faceva nuovo. Il golfo dianese ha pagato l’ira di Dio per il Roja bis, per i tubi e per tutto il resto. Adesso siamo al dunque. Io non mi sono sottratto al fatto di firmare questo protocollo d’intesa, per cui messier De La Palice sarebbe diventato rosso, perché è talmente evidente: manca l’acqua e abbiamo bisogno di un tubo.

Il problema è che, e meno male che lo abbiamo aggiunto, in questo protocollo d’intesa si fa un primo lotto da borgo Peri a Diano Marina, e poi un altro lotto che va da Diano Marina ad Andora. Il problema lo abbiamo a borgo Peri, però Imperia ha da mettersi un tubo dentro una ciclabile, perché altrimenti dove lo mette? La domanda allora è: la Regione, finanzia il primo lotto intero? Perché è un lotto da 6 milioni. E se lo finanzia in due interventi, da dove si parte? Perché io dico, come ho voluto scrivere, ma non è stato fatto perché hanno detto che sarebbe stato pleonastico, perché era già stato detto, che si parte da Diano Marina, per arrivare a un primo stacco su Imperia, che superi il problema della Rabina. Perché se dobbiamo domani prendere un finanziamento, e si parte da borgo Peri per arrivare non si sa dove, noi rimarremo sempre senza acqua, e io non firmerò il definitivo. Sono stato chiaro: il primo lotto va da borgo Peri a Diano Marina, partendo da Diano Marina. Mi si dice che l’acqua è a borgo Peri, è vero, ma è anche vero che non è possibile che non ci sia uno stacco idoneo per superare la Rabina su Imperia. Questo è il ragionamento. Poi ho detto anche che per ragionamenti che ritengo giusti, perché mi muovo sempre in questa maniera, il tubo che andremo a fare sarà di competenza del gestore, che oggi c’è, che è Rivieracqua, domani sarà un altro? Non lo so, però oggi consegneremo il tubo a Rivieracqua, una volta finito, come Comune di Diano Marina. Imperia faccia quello che vuole. Tutto il resto si vedrà nel futuro
”.

Soddisfatto infine il presidente della Provincia Fabio Natta: “I protagonisti sono stati i comuni che vanno dalla zona di levante della nostra provincia, che devono affrontare da tempo delle criticità più rilevanti forse del resto della provincia in ordine di approvvigionamento idrico. C’è una grossa opportunità che è fornita dai lavori che vengono fatti sulla pista ciclabile di Imperia. C’è stata la disponibilità del Comune di Imperia ad aprire a un ragionamento più ampio teso a utilizzare questa opportunità per fare un raddoppio del famoso tubo del Roja che porta l’acqua nel dianese. Questo raddoppio partirà da borgo Prino e arriverà a dare una seconda risposta importante con un tubo efficiente al dianese. Questo protocollo ha la finalità di richiedere alla Regione Liguria di chiedere un contributo per aiutare i comuni a raggiungere questo obiettivo che sarebbe storico. Io sono felice che i comuni, seppur nelle divergenze su alcuni aspetti della questione, abbiano trovato una sintesi, e quindi un’unità, abbiano fatto squadra e arrivino a proporre un’opera che potrebbe essere risolutiva per il problema idrico del dianese. Credo e spero che la Regione Liguria li ascolti”.

Ecco il testo dell’accordo:

Condotta di adduzione idrica del Roja

PROTOCOLLO DI INTESA

L'anno duemiladiciannove, il giorno nove del mese di maggio, 9 maggio 2019 in Imperia, presso il Palazzo della Provincia, sala della Giunta, sono convenuti i sottoelencati rappresentanti legali dei Comuni di cui infra

Premesso

che la la condotta di adduzione idrica "Roja 1" capta acqua dall'omonimo fiume presso Ventimiglia, ai confini con la Francia e correndo a terra fino alla loc. Capo Verde di Sanremo, prosegue lungo la linea di costa, dapprima parallelamente alla stessa sul fondale marino fino a Borgo Prino, in Comune di Imperia, per poi proseguire ancora a terra, rifornendo i Comuni di: Imperia, Andora, Cervo, Cipressa, Costarainera, Diano Arentino, Diano Castello, Diano Marina, Diano San Pietro, San Bartolomeo al Mare, San Lorenzo al Mare, Villa Faraldi che il tratto attraversante i Comuni di Imperia e di Diano Marina corrente in direzione da ponente a levante, presenta condizioni di vetustå ed obsolescenza tali da essere spesso interessato da rotture che sono causa di reiterate interruzioni dell'erogazione dell'acqua potabile dei Comuni a

levante di Imperia, con ben intuibili, gravi problematiche connesse con l'interruzione del pubblico servizio di acquedotto che il Comune di Imperia è beneliciario di un cospicuo finanziamento crogalo ai sensi e per gli effetti del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2016 "Approvazione del bando con il quale sono definite le modalità e la procedura di presentazione dei progetti per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane, dei comuni capoluogo di provincia e della città di Aosta", finalizzato anche alla realizzazione di una pista ciclopedonale sul vecchio sedime della linea ferroviaria a binario unico, dismessa da RFI; che in concomitanza di tale intervento - ormai prossimo all'avvio delle procedure di appalto appare tecnicamente ed economicamente vantaggioso procedere alla posa di un primo tratto di raddoppio della tubazione idrica del Roja tra Imperia ed Andora.

Tale attività si presenta particolarmente vantaggiosa allorché presenterà notevoli economie di scala legate alla coincidenza temporale e spaziale di un cantiere che potrà consentire di abbattere i costi di scavo e posa che a tal fine è necessario avviare un procedimento per la progettazione, l'ottenimento delle provvidenze finanziarie e la realizzazione di un primo stralcio dell'intervento di cui trattasi tutto ciò premesso e considerato, le parti

STIPULANO QUANTO SEGUIE

ART. 1-Premesse

Le premesse costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo di Intesa.

ART. 2 - Finalità del Protocollo d'Intesa

Il presente Protocollo di Intesa ha per oggetto la realizzazione in forma aggregata dell’intervento di raddoppio della tubazione dell'acquedotto del Roja ut supra descritta, nel tratto compreso tra il Comune di Imperia ed il primo ‘stacco’ del Comune di Diano Marina.

La realizzazione di cui trattasi potrà essere articolata in lotti, di cui il primo lotto da Borgo Prino a Diano Marina dovrà essere realizzato in tempi che consentano al Comune di Imperia di coordinare l'intervento con l'attuazione del progetto di realizzazione dell'anzidetta pista ciclopedonale di propria esclusiva competenza.

Il Protocollo regola quindi i rapporti tra gli Enti impegnati a realizzare l'intervento consentendo all'Ente capofila - individuato nel Comune di Imperia - di assumere a propria volta tutti gli impegni derivanti dalle attività che saranno necessarie, segnatamente allo scopo di chiedere un finanziamento a valere sul Fondo Strategico Regionale e/o altro, secondo il progetto-stralcio di fattibilità tecnica ed economica che lo stesso Cormune di Imperia provvederà a redigere a propria cura, con l'apporto e la condivisione della società di gestione del servizio idrico e della Provincia di Imperia

ART. 3 Regole di compartecipazione al Progetto

Il Comune capofila di Imperia, terrà costantemente informati gli altri Enti sul procedimento instaurato e trasmetterà ai medesimi nel più breve tempo possibile, il progetto-stralcio di fattibilità tecnica ed economica articolato in lotti formulando una proposta di ripartizione della compartecipazione finanziaria al contributo regionale, su cui i singoli Enti dovranno impegnarsi ciascuno per quanto di competenza.

Francesco Li Noce

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