Politica - 08 maggio 2019, 13:16

Il Sindaco di Imperia invita i colleghi a non votare il piano concordatario di Rivieracqua "È illegittimo!"

"In caso di approvazione, mi riservo sin d'ora di promuovere e di disporre, nella mia qualità di Sindaco e nell'interesse dei cittadini imperiesi, tutte le azioni necessarie al pieno rispetto della legge, a tutela dei diritti del Comune di Imperia e dell’Amat”.

Il Sindaco di Imperia, Claudio Scajola, ha inviato alla Conferenza dei Sindaci convocata per questa mattina a Sanremo, una lettera a tutela dell'Amministrazione Comunale che rappresenta. Nella missiva, in qualità di primo cittadino, Scajola ha assunto una posizione formale nei confronti dell’Assemblea, in particolare per l’esame del nuovo piano concordatario da presentare al Tribunale di Imperia entro il 14 maggio.

Scajola ha sottolineato come l'Amministrazione Comunale di Imperia ha già avuto modo di esprimere le proprie significative riserve in relazione al piano concordatario depositato da Rivieracqua a febbraio, sia per le modalità che per i tempi previsti per subentro del Gestore Unico d'Ambito nelle gestioni cessate (tra le quali anche l’Amat di Imperia).

“La nuova proposta concordataria sottoposta all'esame dell’Assemblea – evidenzia Scajola - si pone in aperto contrasto, sia con la disciplina legislativa e regolamentare del Servizio Idrico Integrato, sia con tutte le deliberazioni assunte sino ad oggi, prima dall'Autorità d'Ambito e, successivamente, dalla Provincia di Imperia in qualità di Ente di Governo dell'Ambito. In particolare, con decisione che appare sconcertante per la sua enormità, Rivieracqua ritiene di poter proporre un nuovo piano concordatario, che dovrebbe prevedere il subentro del Gestore Unico d'ambito solamente in alcune delle gestioni cessate ex lege (Amaie e Secom, tramite procedura di integrazione; Aiga e IGA S.p.A. e 2iReteGas, tramite subentro ordinario), evitando del tutto arbitrariamente di considerare il subentro nella gestione di Amat, ovvero nella gestione maggiore tra quelle cessate!”.

Nella lettera che è stata letta questa mattina durante la Conferenza dei Sindaci, Scajola sostiene che appare evidente lo scopo di consentire l'approvazione della proposta concordataria di Rivieracqua, evitando di coinvolgere nel voto il maggior creditore della società, ovvero l’Amat di Imperia. “Richiamo la vostra attenzione su di una circostanza – prosegue Scajola - tanto evidente, quanto fondamentale: la decisione di subentrare o non subentrare in una gestione cessata ex lege non spetta a Rivieracqua. Il Gestore Unico d'Ambito, quale affidatario della gestione a livello di ATO, deve rispettare la Convenzione al tempo sottoscritta con l'Autorità d'Ambito (e quindi oggi con la Provincia di Imperia) e tutte le deliberazioni assunte dalla Provincia di Imperia, che lo impegnano a realizzare la gestione unica del SII, per la totalità dei Comuni dell'ATO Ovest - Imperiese. Ciò, in forza delle previsioni normative espresse, contenute nel d.lgs. 152/2006. La realizzazione della gestione unica del SII a livello d'Ambito non è un'opzione disponibile, bensì un preciso obbligo di legge, che il Gestore Unico deve conseguire nei tempi previsti dalla normativa vigente, sotto il controllo e la vigilanza dell'Ente di Governo dell'Ambito. La conclamata incapacità finanziaria di Rivieracqua, che il Comune di Imperia nel corso del mio mandato ha più volte evidenziato, ha già comportato anni di ritardi”.

Il piano concordatario, secondo Scajola è palesemente illegittimo, visto che presuppone da parte di Rivieracqua, una violazione degli obblighi assunti qualche Gestore Unico d’Ambito. Secondo Scajola “L’approvazione del piano comporterebbe un gravissimo danno per il ceto creditorio di Amat ed un danno ancora più grave per il Comune di Imperia, il quale si trova a essere tra i maggiori creditori, sia socio di controllo di Amat. Nel caso di questa malaugurata circostanza sarà mio dovere di Sindaco adottare tutte le azioni necessarie affinché le responsabilità del danno siano pienamente accertate, anche di fronte alla competente Sezione della Corte dei Conti, a tutela dei cittadini imperiesi”.

Al termine della lettera, il Sindaco di Imperia Claudio Scajola ha invitato i colleghi a non approvare il piano concordatario proposto da Rivieracqua: “Poiché gravemente illegittimo – ha scritto – e, in caso di approvazione, mi riservo sin d'ora di promuovere e di disporre, nella mia qualità di Sindaco e nell'interesse dei cittadini imperiesi, tutte le azioni necessarie al pieno rispetto della legge, a tutela dei diritti del Comune di Imperia e dell’Amat”.

Carlo Alessi